Questo sì che è un glimmer ✨ #gioiedinatale Questo sì che è un glimmer ✨ #gioiedinatale
Ci siamo! il calendario #gioiedinatale è qui!
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Come funziona?
Una sfida al giorno per 24 giorni, con l’obiettivo di divertirsi e migliorare la propria comunicazione online in modo libero e giocoso. Le sfide da svolgere sulle stories verranno raggruppate con adesivi “tocca a te”, mentre per post e reel abbiamo aperto il profilo di gruppo @gioie_di_natale. Potrete decidere di pubblicare solo nello spazio collettivo (perfetto per scacciare l’ansia da prestazione) oppure anche sul vostro profilo personale.
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Devo per forza riempire tutte le caselle?
Non c’è nessun obbligo, e nemmeno nessun premio. Se l’idea di sfidarvi a completare tutto vi fa stare bene, buttatevi, altrimenti partecipate solo ai temi che vi interessano o vi ispirano. Le domeniche, comunque, saranno giorni di pausa per godersi un po’ di sano digital detox. Lo spirito di questa sfida è divertimento e condivisione senza performance 🧡
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Dove trovo temi e istruzioni?
Ogni mattina i temi saranno spiegati con dovizia di particolari su tutti e tre i nostri tre profili: @zuccaviolina, @matteo.macchio e @lamosca_zenzen. Ogni challenge sarà corredata da tutorial dettagliati.
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E se non riesco a iniziare l’1 dicembre?
Non c’è problema! Potete inserirvi nel contest in qualsiasi momento, anche a due giorni dalla fine, sarà comunque piacevole e divertente giocare e imparare insieme.
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Per ufficializzare la vostra partecipazione e invitare gli amici condividete questo post sulle stories. Più siamo più è divertente! Vi consiglio anche di salvarlo con l’icona a segnalibro per averlo sempre sottomano 🐻
Un ulteriore vantaggio del profilo di gruppo è ch Un ulteriore vantaggio del profilo di gruppo è che sostanzialmente sostituisce la pagina degli hashtag con visualizzazione in ordine cronologico, che su Instagram, purtroppo, non esiste più! 
Se organizzassimo le #gioiedinatale (o qualsiasi altra iniziativa) basandoci solo sull’hashtag, infatti, vedremmo i post in un ordine stabilito dall’algoritmo, e questo non ci darebbe la certezza di goderci i contenuti pubblicati da tutti gli utenti. 🤷‍♀️
Domani arriva l’elenco dei temi, promesso 😍 ma per portarvi avanti iniziate a iscrivervi qui ➡️ @gioie_di_natale 🌲
Se vi sembra che alcune stanze abbiano cambiato di Se vi sembra che alcune stanze abbiano cambiato dimensione, è perchè è così 😂. Diversi muri sono stati spostati per modificare la piantina della casa e avere la zona giorno che dà sul terrazzo, che prima dava su una camera da letto. 
Ci sono anche due sgabuzzini, ma erano troppo piccoli per fare riprese (per chi si fosse chiesto dov’è la lavatrice) 😁.
E così festeggiamo un anno in questa casa, che finalmente inizia ad assomigliarci davvero. Ringrazio come sempre @emmacavigliasso e @la_nico_c che ci hanno seguiti in questo progetto ❤️ 

#feliceadesso #casanuova #beforeandafter
La nona edizione delle #gioiedinatale, il mio cont La nona edizione delle #gioiedinatale, il mio contest natalizio creativo, sta per cominciare! 🌲
In questi giorni ho ricevuto tantissimi direct, tutti con la stessa domanda: “Zucca, ma le le fai le #gioiedinatale?”. Ammetto che sono stata molto combattuta, l’anno scorso è stato difficile stare dietro a tutti i temi giornalieri e stavo seriamente pensando, a malincuore, di interrompere la tradizione. 🥲 
Poi però, questa primavera, ho conosciuto @lamosca_zenzen e @matteo.macchio e abbiamo iniziato a lavorare insieme. 🧡Giulia e Matteo, quando ho espresso loro le mie perplessità, mi hanno detto “e che problema c’è? Ti aiutiamo noi!”. Quindi sì, il tradizionale contest natalizio si farà, e sara gestito a “sei mani”! Ma non temete, ogni tema sarà pubblicato su tutti e tre i nostri profili, quindi non vi perderete nulla. Ci saranno, come sempre, 24 semplici sfide creative giornaliere, che ci permetteranno sperimentare e di migliorare il nostro modo di stare online. Il tutto condito di lucine, bellezza e spirito natalizio.
Se come me non vedete l’ora, lasciatemi un alberello 🌲 nei commenti ⬇️
Midjourney, da alcuni mesi, è un software a pagam Midjourney, da alcuni mesi, è un software a pagamento e l’abbonamento minimo per accedere costa 10 euro al mese. Per il momento non esiste un’app Midjourney sull’app store o sul play store, si utilizza attraverso il software Discord, chattando con il bot.
Se cercate Midjourney e vi vengono fuori dei risultati, sono solo dei tentativi di confondervi e farvi scaricare un’app che non c’entra niente 😅
Mi piacerebbe poi approfondirne le funzioni e spiegare meglio anche le questioni etiche e legali che lo riguardano.
Io, per ora, l’ho usato cercando di creare fotografie lifestyle realistiche e “instagrammabili” o sfondi delle stories, ma è possibile realizzare anche scenari fantasy, illustrazioni, bozze di progetti di design. Se vi va ditemi nei commenti se vi attira almeno un po’ e per cosa lo usereste ⬇️
#midjourney #ai #tutorial
Photo dump estivo, seconda parte ☀️ Vediamo qu Photo dump estivo, seconda parte ☀️
Vediamo quante e quali foto IG riesce a farmi sparire stavolta 😅
#feliceadesso #hounastoriaperte
In questi giorni ho una strana sensazione: mi semb In questi giorni ho una strana sensazione: mi sembra di aver appena cominciato a vivere in questa casa. E invece siamo qui da 10 mesi. Eppure forse è vero, forse solo adesso ho iniziato a viverci DAVVERO.
Prima si facevano le prove generali, le prove del grande spettacolo: che è svegliarsi, fare colazione con i pancake, cantare cambiando le parole alle canzoni famose, accendere le luci con un gesto fluido della mano, conoscere i nomi delle strade secondarie qui intorno, attraversare la soglia e posare le chiavi in modo automatico. Ma soprattutto entrare, in una giornata uggiosa, e sentirsi al sicuro.
Quest’estate siamo cresciuti. Lucio a dirla tutta si è espanso, testando i confini del suo corpo, del vocabolario a sua disposizione, delle regole a cui è sottoposto e ovviamente della nostra pazienza. Ha iniziato a giocare canticchiando in tono epico le gesta dei suoi giochi, a usare gli intercalari nelle frasi che comincia dicendo beh, allora, aspetta un attimo, insomma. Domani è il suo primo giorno di scuola materna, abbiamo comprato uno zaino e timbrato asciugamani e tovaglioli, sappiamo bene la strada per arrivarci, compresi i nomi delle strade secondarie. E soprattutto, sappiamo che qualunque cosa accada lì fuori, qui c’è un posto colorato, disordinato, comodo, nostro. Da chiamare casa. 

[nel post, un po’ di photodump di fine estate]
#hounastoriaperte #feliceadesso
POV: è il 2018, scatti foto simmetriche per Insta POV: è il 2018, scatti foto simmetriche per Instagram, i social sono ancora un luogo semplice e tu non lo sai. 
🌊
Ho riletto qualche post di cinque-sei anni fa. Era un periodo in cui, insieme alle ombre delle foto, si usava smorzare anche i contrasti della vita. Filtrare, di un viaggio o di un’esperienza, solo i momenti luminosi e riportarli online era prassi comune, quotidiana, praticamente obbligata. 
Il fatto è che questo, oggi, non lo so più fare.
Ho disimparato a vedere il bello? La sequela di crisi mondiali ha annebbiato il mio ottimismo? O magari sono invecchiata?
È che adesso non riesco più a scindere il sole sulla pelle dalla sabbia che si annida nelle pieghe del corpo, i momenti di risate con Lucio da quelli di pianto e di scontro, la gioia della strada che scorre dal fastidio delle gambe rigide sul sedile. E questo è, a suo modo, riposante. Non devo più aspettarmi un autogrill vuoto e con panini freschissimi, un ristorante accogliente, instagrammabile e economico, una giornata fatta solo di sorrisi e 
foto perfette.
Non fraintendetemi, adorerò sempre le immagini esteticamente carine, esattamente come cinque anni fa, ma non ho nostalgia della sensazione di costante performance a cui i social di allora ci hanno abituati. 
Perché se c’è una cosa che ho capito nell’ultimo anno è che non c’è agio senza disagio, non c’è armonia senza scontro, non c’è pace senza “non pace”.

#feliceadesso #hounastoriaperte 

[Nel carosello, un po’ di angoli instagrammabili di Marina di Grosseto, Massa Marittima e Follonica]
Tre anni insieme, oggi 💛 #feliceadesso #hounas Tre anni insieme, oggi 💛

#feliceadesso #hounastoriaperte #handwriting
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Marta Pavia

Instagram prof

You are here: Home / usare bene Instagram / Gli hashtag: guida per principianti (con infografica)

usare bene Instagram · 22/02/2017

Gli hashtag: guida per principianti (con infografica)

Dopo essere partita in quarta con gli hashtag del mese mi sono resa conto di aver un pochino tralasciato le basi. Alcune persone mi hanno chiesto se ci sono delle regole o delle cose da sapere prima di iniziare a taggare le proprie foto, e questo post è dedicato a loro e a chiunque voglia rafforzare le proprie basi (o fare un ripasso).

Le regole sono poche e semplicissime (le trovate riassunte nell’infografica in fondo alla pagina) e in più c’è qualche curiosità sfiziosa che non vedo l’ora di condividere con voi.

Come sono “nati” gli hashtag?

Non sono sempre esistiti, anzi, sono un fenomeno piuttosto giovane. Pare che il twit in cui per la prima volta un utente ha proposto di usare il cancelletto per raggruppare i post per argomento risalga del 24 agosto 2007. Naturalmente allora gli hashtag non erano link, gli utenti del social network dovevano cercare la sequenza “cancelletto+parola chiave” nella stringa di ricerca per trovare i post che l’autore aveva intenzionalmente tematizzato in questo modo.

Twitter li ha trasformati in link nel 2009 e gli altri social network si sono accodati. Instagram, applicazione nata nel 2010, ha aggiunto gli hashtag cliccabili nel 2011, seguita più recentemente da Facebook.

C’è qualcosa che devo sapere?

L’uso degli hashtag è molto semplice e il funzionamento è intuitivo. Non sono altro che parole o frasi che si possono usare per tematizzare dei contenuti. Cliccandoci sopra si viene reindirizzati a un feed che contiene tutti i post (foto e video, nel caso di Instagram) sui quali è stato usato un certo hashtag. Per quanto riguarda Instagram, queste sono le cose da tenere a mente:

  • Le foto vengono visualizzate in ordine cronologico.

    Agli esordi di Instagram non era così, e una foto compariva nel feed di un hashtag nel momento in cui veniva taggata. Ora le foto vengono visualizzate in ordine di pubblicazione, per cui non è particolarmente utile aggiungere un tag a giorni di distanza dalla pubblicazione di una foto (a meno che quel tag non contenga un numero molto ridotto di post!).

  • Puoi mettere gli hashtag nel primo commento.

    C’è chi scrive gli hashtag direttamente nella didascalia della foto (magari usando dei puntini o dei segni di separazione) e chi li inserisce nel primo commento. Non c’è un modo migliore di un altro, dipende solo dalle abitudini di chi pubblica. Io preferisco metterli in un commento, per non distrarre troppo dalla didascalia, alla quale accosto solo qualche tag particolarmente rilevante (non più di uno o due). Per alcuni mesi Instagram ha visualizzato i suggerimenti degli hashtag più usati solo se questi venivano scritti all’interno della didascalia, quindi molti instagramers hanno iniziato a inserirli lì per questa ragione. Ora la funzione pare cambiata e i suggerimenti vengono visualizzati anche se i tag si digitano nei commenti.

  • Puoi taggare solo le tue foto.

    Probabilmente è scontato da dire, ma solo i tag aggiunti dall’autore della foto la fanno comparire nel feed dei post correlati. Aggiungere un tag a una foto pubblicata da qualcun altro non avrà nessun effetto, quindi se volete suggerire a un amico un certo hashtag dovete chiedergli esplicitamente di scriverlo in un commento a quel post.

  • Puoi usare solo lettere e numeri (ma adesso anche emoticon!)

    Gli hashtag non permettono l’uso di punteggiatura e caratteri speciali (che “rompono” il link), e questo può stare stretto a noi italiani, particolarmente appassionati di punteggiatura e con una lingua votata a frasi lunghe e complesse. Se state pensando di creare un vostro hashtag, dunque, siate semplici e concisi. Se non volete scrivere due parole attaccate (ma perchè no? pensate a #feliceadesso) potete provare a separarle con il trattino basso (underscore) ma questo renderà più difficile la digitazione. Alcuni usano la maiuscola per marcare il confine tra le parole (ad esempio #InstawalkCampidoglio) ma tenete conto che Instagram non considera maiuscole e minuscole, quindi se un utente scriverà #instawalkcampidoglio il tag funzionerà lo stesso (per fortuna!).
    Un piccolo accorgimento: da aprile 2015 Instagram permette di trasformare in tag anche le emoticon. Fate attenzione, dunque, a non inserire un’emoticon subito dopo un tag saltando lo spazio, altrimenti ne annullerete l’efficacia.

  • Sceglili con cura

    Di questo abbiamo già parlato nel primo post di questo blog. È bene scegliere tag con un numero non eccessivo di post (danno un’ottima risposta in termini di engagement, ad esempio, quelli sotto i 100k) e che non siano troppo generici (ad esempio no a #coffee). Se sei a caccia di hashtag piccoli e medi che ti regalino ispirazione e nuovi contatti segui i miei hashtag del mese qui sul blog.

  • Non spammare!

    Ultima regola, e forse la più importante: non usateli a sproposito! So che viene la tentazione di usare hashtag non correlati alla foto (lo faccio anch’io, per pigrizia, qualche volta 😱). Le ragioni dietro questa scelta, di solito, sono queste due: “più hashtag uso, più aumento la possibilità di prendere like, quindi perchè risparmiarli?” oppure “sono troppo pigra/o per inserirli in modo selettivo, quindi li copio e incollo sempre tutti insieme”. Per quanto riguarda il secondo punto, condividerò presto con voi un mio trucchetto per inserire molto velocemente hashtag suddivisi per argomento (stay tuned!).
    Riguardo all’engagement, invece, non è sempre vero: una foto di un paesaggio nel tag #flatlayforever, ad esempio,  c’entra come i proverbiali cavoli a merenda, e probabilmente gli utenti si limiteranno a ignorarla. Inoltre usare i tag a sproposito li fa “invecchiare” più in fretta (ne parlavamo in un altro post tempo fa) e quindi rischiano di essere “abbandonati” dagli utenti talentuosi e appassionati per i quali sono luoghi di scambio e punti di riferimento.

Vi lascio qui una piccola infografica che riassume quanto detto nel post e vi ringrazio per gli input che mi date. Se avete altre curiosità o se ci sono cose che vorreste leggere su queste pagine non esitate a darmi dei suggerimenti!

PICCOLA GUIDA AGLI HASHTAG (1).png

Voi come usate i vostri hashtag? Avete qualche trucco per inserirli velocemente? Inserite sempre hashtag correlati o a volte vi fate prendere dalla pigrizia? 😉
ritratto marta pavia
martapavia

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Reader Interactions

Comments

  1. aspassoconteo says

    22/02/2017 at 14:27

    Ciao Marta!!
    Non sapevo alcune cose (come quella di taggare solo le proprie foto), quindi post interessante e molto utile!!!
    Un bacio!! 🙂

    Rispondi
    • Marta Pavia says

      22/02/2017 at 16:02

      Ciao Elisa! Grazie mille per il tuo commento! Sono felice che tu l’abbia trovato interessante ❤

      Rispondi
  2. aliceofm says

    22/02/2017 at 16:41

    Non sapevo che aggiungere un hashtag nelle foto altrui fosse inutile! Bene, avvertirò gli amici di scriverli da soli 😀

    Rispondi
    • Marta Pavia says

      22/02/2017 at 17:33

      E io che pensavo che fosse la cosa più scontata di tutto il post! 😂 sono felice di esserti stata utile, cara, un abbraccio! ❤

      Rispondi
  3. Alice says

    23/02/2017 at 09:42

    Sono tremendamente pigra per quanto riguarda gli hashtag. Li raggruppo in base all’argomento e li tengo nell’app delle note del mio smartphone, attualmente uso due gruppi di hashtag: uno riguardante i libri e uno per le foto di lifestyle. Diciamo che quelli che tengo a portata di mano nelle note sono quelli che rimangono fissi, ma dopo che li ho copiati su Instagram, prima di pubblicarli, ne aggiungo sempre uno o due relativi alla foto. Per esempio, se condivido una foto di un libro Harry Potter, prima incollerò tutti gli hashtag della bookish community e poi aggiungerò di mio quelli relativi al soggetto (#harrypotter, #pottermore, #potterhead, ecc.). 🙂

    Rispondi
    • Marta Pavia says

      23/02/2017 at 12:33

      Grazie Alice per il suggerimento che mi pare ottimo! Anch’io cerco di aggiungerne sempre qualcuno più specifico a memoria prima di pubblicare (e in questo la funzione suggerimenti di Instagram è molto utile)! Tanto amore per i tag a tema Potter, naturalmente ❤️. Un abbraccio e a presto!

      Rispondi
  4. rocchettiepois says

    23/02/2017 at 14:44

    Ciao Marta, grazie per questo post! Io devo migliorare molto su questo aspetto…la mia gallery (e così anche i miei gruppi di hashtags) è divisa fra le mie creazioni, le mie colazioni (fra cui c’è anche #coffee !!!) e qualche foto paesaggistica/natura (qui metto hashtag a caso…). Prometto di impegnarmi!!! 🙂

    Rispondi
    • Marta Pavia says

      23/02/2017 at 17:00

      Ciao cara, sei già stata brava a tematizzare per argomenti! Ora si tratta solo affinare un po’ la tecnica (e poi un po’ di sacrosanta pigrizia ogni tanto ci sta eh 😉 ) e di esplorare qualche hashtag nuovo (ma a quello ci penso anche io con gli hashtag del mese eheh). Un abbraccio e grazie! ❤

      Rispondi
  5. Fra says

    23/02/2017 at 19:04

    Ciao Marta! È sempre un piacere leggerti! Leggendoti mi son trovata abbastanza sul pezzo diciamo 😉 Per quanto riguarda l’inserimento degli hashtag io ho una nota salvata nel telefono che aggiorno di tanto in tanto. L’ho organizzata per argomenti in modo tale che quando pubblico una foto so già in quale gruppo pescare, poi prima di cliccare magari ne aggiungo qualche altro più specifico. Diciamo che questo mi aiuta molto ma rimane un bel “lavoro” comunque quello di individuare ed usare gli hashtag giusti. Grazie per quelli che ci suggerisci tu!!

    Rispondi
    • Marta Pavia says

      23/02/2017 at 22:13

      Assolutamente sul pezzo! Anzi, avantissimo direi! 😍😘

      Rispondi
  6. Mary says

    24/02/2017 at 09:54

    Curiosa per “trucchetto per inserire molto velocemente hashtag suddivisi per argomento” .
    Brava Marta, sempre tutto interessante!

    Rispondi
    • Marta Pavia says

      24/02/2017 at 12:18

      Grazie mille Mary! ❤️

      Rispondi
  7. Chiara says

    15/03/2017 at 01:41

    Ciao Marta!:) grazie a questo post ho imparato un po’ di cose che non sapevo, avendo uno smartphone solo da due anni, anche se appassionata della piattaforma guardandola dal pc, prima non potevo fare molto e le evoluzioni del social ne ho viste poche (anche se è è soprattutto adesso che ne sta avendo parecchie!). Comunque anche io sto cercando di averne sempre di calzanti in modo tale che siano sempre coerenti con l’immagine che propongo e come diceva Alice qui in un commento, anche io li ho già pronti in una nota del cellulare in modo da andare a colpo sicuro per quelli di base e poi sistemarli a seconda del caso. Io pure sono team #primocommento, anche perché, non mi ricordo dove l’ho letto ma effettivamente è vero, mettendoli lì e non tutti nella didascalia è possibile condividere la foto anche su altri social senza inondarli di cancelletti e parole! A questo proposito ti chiedo: tu come fai interagire per esempio il tuo account Insagram e la tua pagina Facebook? Carichi le foto dal primo al secondo, oppure le carichi separatamente e magari non tutte? Ti domando perché non so per quale motivo ma “sento” molto la differenza tra questi due social e non vorrei inondare la mia bacheca con foto che stanno meglio in acque instagrammiane. So’ problemi, ahaha 😉
    ps: spero di non spammare con troppi commenti uguali, ma non sono sicura si sia caricato il commento!

    Rispondi
    • Marta Pavia says

      16/03/2017 at 11:26

      Ciao Chiara, grazie mille per il tuo commento! Mi sembra che sugli hashtag ti sei organizzata benissimo, complimenti!
      Per quanto riguarda la pubblicazione automatica su altri social, so che molti la sconsigliano a priori, dicendo, come suggerisci tu, che i contenuti devono essere pensati esplicitamente per il mezzo con cui li condividi, e quindi non sono intercambiabili. Io, lo ammetto, per molto tempo ho pubblicato automaticamente i miei post di instagram su twitter e facebook in modo indiscriminato. Ultimamente sto cercando di differenziare un po’, soprattutto per twitter, su cui la resa della foto di instagram non è ottimale (la foto non si vede, viene visualizzato solo il link, e la didascalia risulta tagliata). Secondo me devi trovare un equilibrio che funzioni per te in termini di tempo che spendi sui social e di resa nel rapporto con i tuoi followers. 😊 È un argomento molto interessante, comunque, e ti ringrazio per avermi dato questo spunto di riflessione. Magari più avanti potrei scriverci un post dedicato. Grazie e un abbraccio!

      Rispondi
  8. agatino raciti says

    18/03/2020 at 09:41

    quando si uniscono due parole, delle quali la prima finisce con accento, e la seconda comincia con consonante, quella consonante si raddoppia,, per conservazione di pronuncia.
    E si fa lo stesso dopo certi monosillabi.
    Si chiama “raddoppiamento sintattico”.
    PERCIÒ:
    #iostoaccasa

    corretto? oppure non valgono le regole sintattiche?

    Rispondi
    • martapavia says

      20/05/2020 at 08:05

      Ciao Agatino, di solito il raddoppiamento fonosintattico si manifesta nel parlato ma non nello scritto. Creare un hashtag con la doppia in fonosintassi potrebbe essere una strategia utile per ottenere un effetto particolare, che ricorda da vicino la lingua parlata, ma bisognerebbe comunicarlo con molta attenzione, perchè il rischio è che le persone poi tendano a scriverlo “sbagliato”, con una sola consonante. 🙂

      Rispondi
  9. Fabrizio says

    15/04/2021 at 09:49

    Ciao e complimenti per la chiarezza delle tue info. Ti ho trovata tramite Google perché vorrei approfondire il tema relativo alla pubblicazione delle foto tramite hastag.
    Tu dici 《…ora le foto vengono visualizzate in ordine di pubblicazione》. Esattamente, cosa significa? Io, subito dopo la pubblicazione del post, aspetto una decina di secondi e poi clicco su ogni hastag da me inserito… ma la foto non c’è! Boh…
    Grazie!!!

    Rispondi
    • martapavia says

      12/05/2021 at 13:21

      Ciao Fabrizio, sulla pagina degli hashtag ci sono due schede: più popolari e recenti. Sulla scheda “più popolari” ci sono foto che l’algoritmo di Instagram ipotizza possano piacerti. Sulla scheda “recenti”, invece, ci sono tutte le tue foto in ordine cronologico, e dovrebbe esserci anche quella che hai appunta aggiunto tu. 🙂 Se non è così, ma è piuttosto raro, è possibile che Instagram abbia limitato per qualche motivo la visibilità dei tuoi contenuti, ad esempio perchè hai violato i termini della piattaforma (non credo che sia il tuo caso, ma se fosse aspetta 15 giorni e dovrebbe tornare tutto normale).

      Rispondi

Trackbacks

  1. Gli hashtag di marzo – Marta Pavia ha detto:
    06/03/2017 alle 13:12

    […] non cedete alla tentazione di aggiungere il tag a foto non attinenti (per le ragioni di cui parlavo in un post di qualche tempo fa), fate in modo che ci sia un fiore nella foto, anche uno solo e piccolissimo […]

    Rispondi
  2. #gioiedinatale: un calendario dell’avvento su Instagram – Marta Pavia ha detto:
    30/11/2017 alle 11:54

    […] hashtag, come spiegavo in uno dei primi post di questo blog, servono a raggruppare dei contenuti e sono utilissimi come fonte di ispirazione e come luogo di […]

    Rispondi

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