Noi millennial siamo tutti messi così. Ci sentiam Noi millennial siamo tutti messi così. Ci sentiamo insicuri, andiamo dallo psicologo, abbiamo la sensazione che ci sia stato promesso qualcosa che poi ci è stato negato. Ed è così, perché il mondo in cui sono cresciuti i nostri genitori, quello del boom economico, degli ideali del ‘68, della fiducia assoluta nel futuro, dell’emancipazione attraverso la lotta politica… non esiste più.
“Studia e farai tutto quello che vuoi”, è un mantra che ha funzionato (forse) per loro, ma nel nuovo millennio è sfumato. Così ora ci arrabattiamo, giostrandoci tra la nostra immagine pubblica sui social, l’attivismo online, i coach che ci dicono “se lo vuoi puoi” e la realtà dei fatti che è spesso molto meno generosa. Anche il mito del posto fisso è andato in fumo da tempo, perché è vero, potrebbe far comodo, ma ormai l’idea di rimanere 40 anni seduti sulla stessa sedia ci pare una trappola anziché un privilegio. 
E nonostante tutto inventiamo lavori, creiamo storie, cresciamo bambini, mettiamo insieme famiglie decisamente meno tradizionali di quella in cui siamo cresciuti. Se i nostri genitori ci hanno lasciato qualche ricchezza ne siamo grati, ma ci sentiamo un po’ in colpa. Se invece non abbiamo le spalle coperte, la nostra vita è una continua sequela di compromessi. 
Siamo la generazione che ha scoperto l’importanza di accogliere i sentimenti, ma non ci siamo allenati da piccoli, e ora ci manca il respiro ad ogni salita. Tra yoga, psicoterapia, meditazione, passeggiate, letture, digital detox, “me time”, cerchiamo disordinatamente noi stessi. E ci troviamo, ma a pezzettini, e la vita spesso non ci lascia il tempo di ricomporre il puzzle. 
Non c’è una morale dietro a questa storia, davvero. Solo ricordiamoci, quando ci riconosciamo tra maglie di qualche rete, di dedicarci uno sguardo solidale, senza giudizio, e un sorriso affettuoso ai nostri reciproci tasselli mancanti.
#hounastoriaperte
Le api solitarie non fanno miele nè alveari. Poss Le api solitarie non fanno miele nè alveari. Possono apparire “inutili” nell’ottica a cui l’umanità è abituata a ragionare, ma sono invece fondamentali per la tutela dell’ambiente e della biodiversità. 
🐝
All’evento organizzato da @fiskars mercoledì scorso l’apicoltore Tiziano Conalbi ci ha spiegato che, nonostante vivano sole o in piccole comunità, le api solitarie possono essere ospitate in apposite casette con piccoli antri e tubicini (non fanno alveari, ma nidi come molti altri insetti) e naturalmente nutrite con fiori nettariferi e un piatto pieno d’acqua con sassolini su cui posarsi.
🐝
Il terrazzo della futura casa-zucca promette che si metterà al servizio di questi minuscoli, preziosi animali 💛
#savethebees adv per #fiskars #feliceadesso #ecologesti #giornatamondialedelleapi #worldbeeday 
Grazie @fiskars e @greenmedialab per l’invito 🙏🏻
Quando una regola che ci siamo imposti ci soffoca, Quando una regola che ci siamo imposti ci soffoca, è il momento di cambiarla. Se non ne possiamo più di fotoritocco, grafica e palette, possiamo puntare sui video, sui testi, sulla nostra abilità nel far ridere/disegnare/cantare cover di canzoni famose… vale tutto! 🙃

Allo stesso modo, se invece ordine e coerenza estatica ci fanno sentire bene, non c’è motivo di abbandonarli, anche se qualcuno dice che “non vanno più di moda” 🌸

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate! Ditemelo, se vi va, nei commenti ⬇️

E se conoscete persone con l’ansia di avere una gallery disordinata, condividete questo reel con loro 🙈
E se poi se ne accorge? E comunque un po’ mi pia E se poi se ne accorge? E comunque un po’ mi piace guardare cosa fa. 
Lo so, seguire qualcuno che ci innervosisce può essere anche una sorta di “guilty pleasure”. Facciamo in modo di relegarlo in una parte minima del nostro tempo, e di usare i momenti in cui siamo online in maniera positiva e arricchente. 🌸 #instagramcoach #comunicazione #salutementale
Copiare non solo è giusto, ma è utile e fondamen Copiare non solo è giusto, ma è utile e fondamentale per imparare a padroneggiare un linguaggio. I diffusissimi trend video che  imperversano adesso su Instagram possono essere usati come ottimi strumenti creativi. Quindi il mio consiglio è: ritagliatevi il tempo per guardare un bel po’ di reel, salvate quelli nelle vostre corde e poi abbandonate i timori e provate a realizzare la vostra versione. Poi rifatelo, e rifatelo ancora, anche se non siete subito soddisfatti del risultato. 

Ogni tappa vi aiuterà a osservare, inquadrare e mettere a fuoco nuove competenze e a scoprire modi inediti per raccontarvi. #instagramcoach #raccontarsionline
Non so se la bellezza ci salverà, ma è un buon b Non so se la bellezza ci salverà, ma è un buon balsamo per il cuore 🌸
#escilaprimavera #fiorineifiori #feliceadesso
EDIT: il carattere con cui funziona ora è il prim EDIT: il carattere con cui funziona ora è il primo a sinistra.

Il secondo metodo è il mio preferito, perché la foto traspare meglio e le scritte sono comunque molto evidenti ✨
Io sto usando moltissimo questo sistema per la rassegna giornaliera #ancheoggigrazie ideata da @chiademasi, a cui vi consiglio di aderire! Concentrarmi sulle piccole gratitudini mi sta aiutando a superare un po’ il blocco creativo dovuto alle notizie terribili che arrivano dal mondo, alla stanchezza per gli estenuanti malanni invernali, alla sensazione di essere sopraffatta dalle emozioni.
Vi auguro un weekend di bellezza 🌈 #instagramcoach
Zucca, dove sei finita? Sono bloccata, imbottiglia Zucca, dove sei finita? Sono bloccata, imbottigliata e travolta da:

- Tre settimane di degenza Covid + tampone negativo di tutti per rientro al nido + un paio di giorni di asilo chiuso, cioè sostanzialmente un mese senza lavorare
- Lo scoppio della guerra in Ucraina che mi rende letteralmente doloroso frequentare i social network
- Un’altra settimana, quella in corso, di influenza “normale” per Lucio e per il suo papà, che non vuole passare (prenderà anche me?)
- Il lavoro arretrato di un mese che incombe, consulenze spostate e scadenze mancate, impossibilità totale di fare programmi

So che probabilmente sto descrivendo la situazione in cui si trovano moltissime e moltissimi di voi. 
È interessante che all’indomani della giornata internazionale della donna io sia qui, affondata sul divano con un bambino sul petto a domandarmi: che faccio, mi giustifico per scadenze mancate e lavoro non svolto tirando in ballo mio figlio che sta male? Oppure è meglio non fornire spiegazioni e limitarmi a chiedere scusa? 🙄
Anni fa, quando non ero ancora madre, ho provato a discolparmi per un errore dicendo “mi dispiace, è che ho troppe cose da fare”, e mi è stato risposto, letteralmente “questa è una presa per il c**o, tutti abbiamo troppe cose da fare”. Quel giorno ho pianto di rabbia e vergogna per ore e da allora, onestamente, ho smesso di aspettarmi dagli altri una risposta empatica. Voi cosa fate in queste situazioni? 
#raccontatimamma #amosenzamisura
Zucca, secondo te posso fermarmi? So che la vita v Zucca, secondo te posso fermarmi? So che la vita va avanti ma io non ce la faccio ancora a condividere con leggerezza. È una considerazione che ho ricevuto in diversi direct e ho preparato questo video perché credo possa essere utile parlarne 🌸
Non raccontare noi stessi e la nostra attività pe Non raccontare noi stessi e la nostra attività perché non siamo abbastanza perfetti, che spreco!
Datevi il permesso di provare, divertirvi, sperimentare!
E quando vorrete imparare qualcosa di nuovo, la prof sarà qui per voi ❤️
Ditemi la vostra, se vi va ⬇️
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Marta Pavia

Instagram prof

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usare bene Instagram · 20/10/2017

Che cos’è #flowinitaliano e perchè dovreste aderire anche voi

  • Può una rivista vivere non solo su carta ma anche nella rete?
  • Può un giornale essere davvero fonte di ispirazione e creatività?
  • Può una community nata online raggiungere insieme un obiettivo concreto?

Sì, sì e sì. Le risposte a queste tre domande sono possibili grazie all’iniziativa #flowinitaliano, ideata da Anabella Veronesi, in arte @mywashitape.

La gioia di creare

Prima di spiegarvi bene in cosa consiste questo movimento, abbracciato ormai da numerosissime blogger e instagramer, faccio una doverosa premessa.

Io me lo ricordo, ad esempio, il giorno in cui ho scoperto il profilo instagram e il blog di Anabella. Non so se anche per voi è stato così, ma a me Instagram ha spalancato le porte di una creatività che non credevo di avere. Mi ricordo bene anche il momento in cui ho scoperto cos’è un washi tape, e mi sono ritrovata, pochi minuti dopo, a svaligiare gli shop online di tutto il globo. Così come mi ricordo le prima volte che ho provato, davanti a certe gallery di foto e a certe illustrazioni, un incanto nostalgico senza fine. E poi l’improvvisa esigenza di provare a fare lo stesso, di esprimere un sentimento con un’immagine, con un colore, con le parole scritte nella didascalia sotto una foto. Questa sensazione continuo a sentirla, sulla punta delle dita, quasi ogni giorno.

Sì, ma cos’è Flow?

Flow è una rivista nata in Olanda da un gruppo di creativi amanti della carta e delle cose belle. Esce in inglese e in tedesco otto volte l’anno e si può comprare online.

Sulla copertina di ogni numero campeggia il motto “celebriamo la creatività, l’imperfezione e i piccoli piaceri della vita”.

Io ho solo un numero, il 18, scelto per la copertina assolutamente irresistibile e comprato online insieme a un set di quattro stupendi quaderni illustrati a tema mindfulness. Dentro ci sono articoli su donne creative che hanno girato il mondo, poster da staccare, illustrazioni e foto stupende e addirittura un set di segnalibri.

flow_in_italiano_zuccaviolina.JPG

Perchè in italiano?

L’obiettivo dell’iniziativa è convincere, attraverso la collaborazione tra blogger e donne creative in rete, un editore nostrano (chi sia, per ora, è un segreto!) a stampare un’edizione italiana di Flow.

Qualcuno ha obiettato che la rivista è stupenda così com’è, e che gli i nostri connazionali, poco propensi a imparare le lingue e a sentirsi cittadini del mondo, farebbero bene a rassegnarsi a leggere magazine in idiomi diversi dal proprio. Qualcosa di vero c’è, e io sono convinta, infatti, che la vera ragione per cui vale la pena di credere in questo sogno sia un’altra. La spiega molto bene la promotrice dell’iniziativa, in un post di alcuni mesi fa scritto con il suo inconfondibile, meraviglioso stile italo-argentino (che peraltro dimostra quanto il mondo possa essere smisurato e piccolo allo stesso tempo).

La ragione, secondo me, è da ricercare in quello stimolo a creare che ho descritto sopra. Il fatto che oggi le idee possano viaggiare contemporaneamente su carta e online è una delle più grandi ricchezze del nostro tempo. Flow in italiano sarebbe un luogo dove valorizzare la creatività italiana nata in rete, dare voce alle piccole realtà artigianali, mostrare il talento nascosto di innumerevoli illustratrici e illustratori, fotografe e fotografi che adesso si esprimono solo attraverso il web.

Sarebbe un canale in più attraverso cui creare condivisione e spandere ispirazione.

Sono queste le ragioni per cui ho deciso di sponsorizzare questa iniziativa, che prende vita come una sorta di staffetta che si ripete ogni venerdì (che è il #flowmagazineday), e che coinvolge ogni volta un blogger e un artista diversi.

Io ho avuto la fortuna di essere stata accostata a un illustratore che mi piace molto, @hellohikimi, torinese come me, che ha realizzato questo bellissimo disegno per l’occasione.

hikimi_flow in italiano-print

Io come posso aderire?

Per partecipare alla staffetta condividi sui tuoi canali social questo post, oppure, se vuoi, scarica il bellissimo disegno di Roberto e la mia foto e ripubblicali su Instagram usando l’hashtag #flowmagazineday.

Puoi dare sfogo alla tua creatività anche usando, per i tuoi scatti,  il tag #flowinitaliano, che è anche una bellissima community di persone creative e affiatate. 🙂

Che ne pensate di questa iniziativa? Conoscevate Flow? Avete mai provato quella sensazione mista di stupore/nostalgia/creatività che descrivo nel post?
ritratto marta pavia
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Tutti abbiamo dentro delle storie stupende. Io aiuto a raccontarle con immagini e parole

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  1. Le novità di cartoleria di dicembre 2017 ha detto:
    11/12/2017 alle 13:46

    […] conosciuto Flow grazie all’iniziativa Flowinitaliano creata da Anabella Veronesi. Questa versione è interamente dedicata agli amanti della carta, è […]

    Rispondi

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