Una funzione che va e viene
L’amatissima funzione per inserire la musica nelle Instagram stories è stata introdotta a giugno 2018. Si utilizza inserendo nei nostri contenuti un apposito adesivo, chiamato appunto “musica”. All’inizio era disponibile solamente in 51 paesi, ora dovrebbe esserlo in più di 90.
Nonostante sia trascorso parecchio tempo dal suo lancio, sono ancora molte le persone che, a fasi alterne, hanno difficoltà con il suo utilizzo, in particolare:
- ci sono account a cui l’adesivo musica non è mai comparso
- ci sono account che avevano l’adesivo musica ma a un certo punto l’hanno visto sparire (e poi, eventualmente, ricomparire)
- ci sono account che hanno l’adesivo musica, ma nell’elenco dei brani musicali figurano solo pezzi “sconosciuti”
Io, negli anni, ho sperimentato personalmente diverse di queste fasi, e ammetto che per molto tempo ho avuto un approccio molto zen alla faccenda, limitandomi ad aspettare che la situazione si modificasse da sola. Qualche settimana fa, però, grazie al confronto con la preziosa Eleonora Conti @fancymistake, ho messo in ordine le idee sul tema e sono giunta alle conclusioni che vi illustro qui.
Quindi qual è il problema?
Il nodo della questione sono i diritti d’autore. Consultando, nel centro assistenza di Instagram, la pagina dedicata alla musica su Instagram, si legge questa frase:
Vogliamo incoraggiare l’espressione musicale sulle nostre piattaforme e allo stesso tempo assicurare il rispetto dei nostri contratti con i titolari dei diritti. Sulla base di questi accordi, che sono concepiti per proteggere gli artisti, gli autori di canzoni e le loro opere, molti account hanno accesso alla nostra libreria di musica con licenza, ma alcuni account aziendali non lo fanno. Questo perché i nostri accordi con i detentori dei diritti hanno lo scopo di consentire un uso personale e non commerciale della musica.
Ah già, i diritti commerciali!
Questo significa sostanzialmente che la dirigenza di Instagram, dopo aver concesso la funzione musica a una gran parte degli utenti, si è trovata di fronte a un problema: alcuni di loro potevano farne un uso commerciale, cioè utilizzarla per promuovere servizi o prodotti.
Non averci ragionato prima è stato chiaramente un errore un po’ ingenuo per un’azienda della portata di Facebook Inc (che è proprietaria di Instagram), ma le soluzioni, se è possibile, sono state ancora più inefficaci e confuse:
- ad alcuni account la musica è sparita e poi, mettendo in atto alcune azioni (che vedremo sotto), è tornata
- ad altri sono stati bloccati contenuti realizzati con la funzione musica, con tanto di segnalazione di violazione dei diritti d’autore
- ad altri, infine, è stata concessa solo musica libera da diritti d’autore (le “canzoni sconosciute” a cui molti hanno unicamente accesso)
L’ultimo, tutto sommato, mi pare l’espediente più sensato, perchè mantiene la possibilità di realizzare contenuti musicali preservando chi ne detiene i diritti.
Tutto molto bello, ma quindi come faccio ad avere la musica (famosa)?
Supponiamo che io non abbia intenzione di usare la musica a fini commerciali, ma ne sia stata comunque privata. Ci sono dei modi per riaverla indietro? Sì, ce ne sono molti, e si possono classificare in due categorie:
- Sistemi che aggirano i “bug” di Instagram, e l’inefficienza del software nell’attuare le sue misure
- Sistemi che servono a dimostrare a Instagram che non facciamo un uso commerciale della funzione musica
Molti dei metodi che vi elencherò sono spiegati in un utilissimo articolo del blog di Preview App (software peraltro molto utile per pianificare la vostra gallery, che vi consiglio di provare).
Metodi per far comparire la funzione musica aggirando i bug di Instagram
- Aggiornare l’app
- Fare logout e login (o eventualmente disinstallare e reinstallare l’app)
- Cliccare sul titolo della musica in riproduzione nelle stories di qualcun altro, per ricevere un avviso che ci invita a usare la medesima funzione (accade spesso, ma non sempre)
- Contattare l’assistenza di Instagram
- Disattivare e riattivare il proprio account (fatelo con attenzione, non a cuor leggero)
- Passare da un account con la musica a uno senza in modalità aereo (procedura un po’ complicata, spiegata bene in un video di Make it mobile)
- Aspettare (prima o poi l’adesivo potrebbe arrivare da solo)
Metodi per dimostrare a Instagram che non facciamo un uso commerciale della musica
I problemi che riguardano la funzione musica sono più comuni, non a caso, per gli account di tipo aziendale (oppure, in inglese, business). Si tratta di account dotati di funzioni utili per chi vuole vendere qualcosa, ad esempio i dati statistici, il collegamento a Facebook, la possibilità di fare post sponsorizzati.
Passare a account personale
Una buona strategia, per ottenere (o ri-ottenere) la funzione musica, se abbiamo un account aziendale, è tornare a un account di tipo personale. Perderemo i dati statistici e le altre funzioni, ma è anche possibile che, specie se abbiamo fatto il passaggio ad account aziendale per semplice curiosità, non ci siano particolarmente utili.
Passare a account creator
Esiste, tra l’account personale e quello aziendale, una terza via: l’account creator. Si tratta di un tipo di profilo “intermedio”, pensato per gli influencer più che per le aziende, che ha moltissime funzioni in comune con quello aziendale (ma non ha, ad esempio, la possibilità di collegare applicazioni di terze parti, come quelle per programmare i post). Agli account creator, di solito, la musica è concessa, quindi anche il passaggio a questo tipo di profilo potrebbe rappresentare, per alcuni, una soluzione.
Impostare la categoria del profilo su “blog personale”
Un ultimo sistema, che è quello che al momento ha funzionato per me, è stato mantenere il profilo aziendale, ma impostare la categoria su “blog personale”.
Evidentemente Instagram presume che l’autore di un blog, per quanto si possa considerare un professionista, non utilizzerà la funzione musica per promuovere la vendita di qualcosa.
Ehi, mi stai dicendo di mentire?
Quest’ultimo espediente naturalmente pone una questione di tipo morale. Io, ad esempio, ho un blog, quello su cui sto scrivendo in questo momento, ma si può considerare un blog di tipo “personale”?
Mi sono risposta che, per risolvere la questione etica, perlomeno sul piano personale, mi impegno solennemente a non usare l’adesivo musica per stories che pubblicizzano i miei corsi e le mie consulenze.
E se Instagram se ne accorge?
Instagram ha dei sistemi di intelligenza artificiale che controllano costantemente tutti i contenuti che vengono pubblicati, alla ricerca di violazioni delle sue condizioni d’uso. È possibile quindi che identifichi i contenuti di tipo commerciale in cui noi usiamo la funzione musica (ad esempio, delle stories in cui promuoviamo una borsa cucita a mano da noi), e ce li blocchi.
C’è anche da dire che a volte, i sistemi di controllo, in quanto “stupide” macchine, sbagliano, e può capitare che eliminino anche dei contenuti in cui non è presente nessuna violazione.
Se una di queste due cose accade, c’è pure la possibilità, naturalmente, che l’adesivo musica svanisca di nuovo dal nostro account. Nel qual caso, possiamo riprendere in mano la lista di indicazioni qui sopra e ritentarne alcune (magari salvate nei preferiti questo post, o comunque tenetelo da parte nel caso vi serva di nuovo). Oppure possiamo berci una tazza di tè e rassegnarci serenamente al fatto che l’adesivo musica fa parte della lista pressochè infinita di cose della vita sulle quali, purtroppo o per fortuna, non abbiamo completo controllo.
Se avete considerazioni sul tema, o se qualcuno dei metodi citati qui sopra vi ha restituito la musica su Instagram fatemelo sapere, qui sotto o sul mio profilo.

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