Lucio adesso usa mani e piedi per spostarsi. Quand Lucio adesso usa mani e piedi per spostarsi. Quando esce da una stanza ed entra nel corridoio emette sempre, senza eccezioni, un verso gorgogliante e acuto che testimonia entusiasmo e brivido dell’ignoto. Se io sono in un’altra camera mi trova seguendo il suono della mia voce, e poi ride di gusto, rivelando un dente e mezzo sulle gengive scoperte. Se è a terra mentre siamo seduti a tavola, sposta le sedie e pare che i folletti abbiano animato l’arredamento. 
Lucio ora mangia le fragole con le mani e poi parlotta con le labbra macchiate di rosso. Qualche volta intuisce che sto per fargli il solletico e inizia a ridacchiare con un secondo di anticipo, e allora mi sembra grande, grandissimo.
🌸
Poi, dopo aver svuotato ciotole di cibo e esplorato chilometri di parquet sbrecciato, afferra la mia maglia con entrambe le mani e strofina il viso sul mio petto. In quel momento lo raccolgo, lui si rannicchia afferrandosi un piede, e il latte tiepido lo riporta alla sua prima casa, che poi sono io. 
Lucio la notte, nel sonno, si gira sul fianco e agita le braccia per sfiorarmi con la punta delle dita. Così io disegno una C intorno al suo corpo, che si inserisce perfettamente nello spazio compreso tra le mie ginocchia e il mio mento. E allora mi sembra piccolo, piccolissimo.
#hounastoriaperte #feliceadesso #9mesi
“Custa cita a’s pentna cun l’eva”, cioè “questa bambina si pettina con l’acqua”, diceva mia nonna, dalla porta del bagno, mentre sorrideva scuotendo la testa.
La consapevolezza di essere riccia è arrivata intorno ai 12 anni, e per molto tempo mi sono sentita l’unica sulla faccia della terra. Erano gli anni ‘90, e l’aspirazione, perlomeno tra noi preadolescenti piemontesi, erano caschetti lisci e setosi. Non senza un po’ di imbarazzo, quindi, ho iniziato a tentare dei gesti che aiutassero la mia chioma a disporsi a spirale. Uno, appunto, era inumidirla con l’acqua, sollevando schizzi sugli specchi anni ‘70 dell’anziana Maria. Un altro consisteva nel far depositare le ciocche sul palmo della mano e poi stringere fortissimo il pugno per imprimere meglio le onde. Non sapevo se fosse opportuno, anzi a dire la verità avevo quasi la sensazione di “barare”. 
Da qualche settimana a questa parte ho scoperto che sul web esiste una vera e propria tribù digitale di cultori dei boccoli, e che alle mie ormai consolidate azioni per acconciare i capelli corrisponde un lessico complesso e articolato, quasi un oscuro linguaggio magico per i non iniziati. L’atto di comprimere i ciuffi nella mano, ad esempio, si chiama “scrunch”. E sapete che c’è? Ora che so che ha un nome, e che non sono la sola a farlo, mi viene meglio. I capelli si arricciano di più.
💆🏻‍♀️
Così al di sotto dei miei boccoli, in questi giorni, hanno preso forma due considerazioni. 
La prima è che, probabilmente, le cose che possiedono un nome acquistano un diritto all’esistenza più potente e profondo. Pensiamoci quando si discute, ad esempio, dell’opportunità di utilizzare termini come ministra, ingegnera e avvocata. 
La seconda è che, a vent’anni dall’imbarazzante solitudine delle scuole medie, sono grata per il senso di comunità che può generare il web, seppure su un tema frivolo e leggero come la forma dei propri capelli. 
Non l’avresti mai detto, cara nonna Maria, che “pentnese cun l’eva”, perlomeno qui su Instagram, si chiama “refresh”. 😁
#curlygirlmethod #feliceadesso #etnografiadigitale
Fotografare fiori come cura per l’anima. 🌈 Su Fotografare fiori come cura per l’anima. 🌈 Sul blog tre hashtag per ritrovare, attraverso i nostri post, la bellezza delle stagioni che scorrono, nonostante tutto.
Li trovate, come sempre, al link in bio ⬆️
[La gente normale compra i fiori alimentari di @agrimani.bio per mangiarli, io invece li fotografo 😂]
#ifioricolorarcobaleno #fiorireconlarte #scattidistagione #feliceadesso
[un anno dal grande annuncio 💗] Un anno fa resp [un anno dal grande annuncio 💗]
Un anno fa respiravo per te, e ora avvicino il mio viso al tuo per sentire l’aria delle tue narici sulla pelle. 
Un anno fa il tuo nome era un misterioso segreto, ora lo ripeto centinaia di volte al giorno, riempiendolo di suffissi e carinerie.
Lucino, Lucetto, salmoncino mio che nuoti nell’immenso mare delle cose, un anno fa eravamo un corpo solo. 

Ora teniamo entrambi i capi di una corda che va dal pavimento alla mia sedia. E poi dal bagno alla stanza accanto. A volte perfino dal marciapiede del quartiere a questo ultimo piano o addirittura da casa di tua nonna alla stanza dove io, china sul computer, stiracchio i muscoli di mani e pensieri.

C’è una canzone antica che dice “con cinquecento catenelle d’oro hanno legato lo tuo cuore al mio”. Io ti prometto, pesciolino mio, che con quelle catenelle ci puoi fare pure il giro sei sette mari
del mondo. Io sarò sempre lì ad aspettarti, dall’altra parte. 
#legamidipancia #raccontatimamma #feliceadesso
Il post con gli hashtag di febbraio è online! ✨ Per i nuovi arrivati, si tratta di un appuntamento (quasi) mensile, in cui presento, sul mio blog, hashtag utili per sperimentare nuovi stili fotografici e conoscere nuove community. Stavolta trovate ben due challenge tematici (ideali per i nostalgici di #gioiedinatale), e anche un’app favolosa di cui non potrete più fare a meno! 🌈
Trovate tutto, come sempre, al link in bio ⬆️
[@green_rebi, @ggluisanna, @3autunni e @peruzziscrive, se vi fischiano le orecchie guardate qui 😉]
C’è una cosa che ho imparato ultimamente, e che C’è una cosa che ho imparato ultimamente, e che forse ha davvero a che fare con il diventare adulta: il valore della singola volta. 
Fino a poco tempo fa ero abituata a pensare che un’azione avesse senso solo se ripetuta per mesi, anni: fare sport una volta alla settimana, studiare la stessa cosa tutti i giorni, avere un gruppo di amici, sempre gli stessi, con cui vedersi ogni weekend, portare avanti un progetto strutturato, con risultati misurabili e a lungo termine.
Da qualche tempo ho capito che gli eventi che condizionano la nostra esistenza e quella degli altri, sono in verità singole, uniche volte. Quel giorno in cui un anziano astigiano mi ha raccontato tutta la sua vita, in dialetto. Quella volta che ho danzato sulla piazza di un paese sconosciuto, celato tra i monti dell’Appennino Emiliano. Quel giorno in cui mi sono fermata ad ascoltare un canto proveniente da una finestra nell’entroterra ligure, con un minuscolo Lucio nella fascia, raccolto sul cuore. 
Mentre penso a questo mi sembra di rivedere mio padre che posava un libro accanto all’altro su degli scaffali di acciaio, anni fa. Quegli scaffali, giorno per giorno, sono diventati la biblioteca del paese (che ora porta il suo nome). Ma secondo me lui lo sapeva benissimo, che l’importante non era la quantità di libri, la catalogazione DEWEY, nemmeno la biblioteca in sè, ma gli unici, irripetibili incontri tra i lettori e le loro pagine. Tant’è che qualche volta, specie agli utenti  più giovani, “faceva arrivare” magicamente i volumi che desideravano, dopo un giro in libreria, in tempo per la visita successiva. 
Che dire, papà, ci ho messo trentaquattro anni, ma adesso l’ho capito. Che in verità tutti i progetti, tutte le vite, tutti gli amori, specie i più grandiosi, sono costituiti da una sequenza di preziose, irripetibili singole volte. #feliceadesso #hounastoriaperte
Ciao 2020, resterai sempre l’anno in cui mi sono Ciao 2020, resterai sempre l’anno in cui mi sono immersa in me stessa così a fondo che siamo tornati in due. ❤️ #feliceadesso
Ah, queste mani. Che sollevano, sistemano decorazi Ah, queste mani. Che sollevano, sistemano decorazioni, cullano, danzano, carezzano, preparano set fotografici. Toccano schermi, cambiano vestiti, ritoccano foto, scrivono messaggi, stringono manine quasi uguali a loro. Puliscono, lavorano, solleticano, giocano, e ogni tanto asciugano qualche lacrima. 
Queste mani così impegnate che ogni tanto penso di averle perse. E invece non sono mai state così mie. 
#cuorecreativo #gioiedinatale
All’improvviso, in cucina, con il tg acceso sull All’improvviso, in cucina, con il tg acceso sulle ultime notizie e una neve bagnata che cadeva sui tetti, l’ho sentita. Somigliava all’aria satura di fumo delle stufe a legna. Al calore delle mani tuffate nelle tasche del cappotto pesante. Al profumo dei mandarini che aleggiava nei corridoi della scuola, quando “Christmas” era una parola esotica e internet pura fantascienza. Al Natale un po’ plasticoso degli anni ‘90, con tutti i suoi brillantini fuori posto, e alla magnificente gelida bellezza dell’inverno, che invece esiste da sempre.
Lì, sulla poltrona accanto al frigo, davanti alla tavola ancora apparecchiata, l’ho percepita chiaramente: la sensazione che in realtà la felicità è vicina, così vicina che basta tendere appena la mano per afferrarla. 🌲
#gioiedinatale #allyoucantexture
Ci siamo! Il calendario dell’avvento #gioiedinat Ci siamo! Il calendario dell’avvento #gioiedinatale 2020 è arrivato! In quest’anno decisamente eccezionale ho ideato delle sfide creative quotidiane pensate per smuovere, a piccoli passi, la creatività sopita da questi lunghi mesi incerti. I piccoli challenge che vedete nell’album prevedono la realizzazione di foto, stories e video, e sono pensati per sciogliere gradualmente dubbi e piccole paure (compresa la timidezza, of course!) sotto la guida della vostra fedele Instagram-prof 👩🏻‍🏫 
⭐️
Come partecipare? Salvate questo post per tenerlo sempre sottomano e condividetelo nelle stories con l’icona a aeroplanino per invitare i vostri amici! Tenete d’occhio le mie stories, perchè ogni mattina approfondirò il challenge del giorno con esempi e piccoli tutorial. Domani, 1 dicembre, si comincia!
⭐️
Naturalmente, non è obbligatorio svolgere tutti i compiti quotidiani, ma provarci è una bella sfida! Come potete vedere dall’elenco qui sopra ho inserito anche dei giorni di pausa, in cui potete recuperare gli arretrati o dimenticare il telefono in un cassetto (consigliatissimo!)
⭐️
Come vedete da questo favoloso disegno realizzato da @segui_le_briciole, ci ho immaginati nelle nostre città, dietro le finestre accese, sotto una grande notte stellata. Probabilmente quest’anno siamo geograficamente più lontani che mai, ma non mi stancherò mai di ripetere che se c’è una magia che questi piccoli schermi che teniamo in mano sanno fare, è ricordarci che abbiamo sogni simili, e che li facciamo tutti osservando lo stesso cielo.
⭐️
[come sempre, trovate l’elenco dei temi anche sul mio blog, al link in bio ⬆️]
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contest · 30/11/2018

#gioiedinatale 2018: un calendario dell’avvento fatto per creare

Non è un caso che il Natale cada nei giorni più bui dell’anno. Al di là di tutte le considerazioni antropologiche, è semplicemente miracoloso che l’uomo abbia trovato il modo di trascorrere circondato di luci, colori e persone amate il momento più oscuro e potenzialmente spaventoso del calendario.

Attendere un giorno di festa è come essere innamorati: sappiamo che ci aspetta un momento magico, non osiamo immaginarlo troppo ma allo stesso tempo non riusciamo a smettere di pensarci. Non c’è stato d’animo migliore per sviluppare la creatività e la condivisione e per questo per la quarta volta, anche quest’anno, vi propongo il contest #gioiedinatale.

Come funziona?

Si pubblica una foto al giorno dall’1 al 25 dicembre, e ogni foto diventa un’immaginaria casellina del nostro calendario dell’avvento collettivo. Per aiutarvi, e per rendere il gioco più divertente, vi propongo ogni giorno un hashtag da usare come spunto creativo. Di molti di questi tag vi ho già parlato sul blog nei mesi passati, ma ci sono alcune new entry (che adoro).

Sotto l’immagine trovate l’elenco completo con una descrizione di ogni hashtag. Per le altre info sul funzionamento del contest invece saltate in fondo al post!

#gioiedinatale 2018

Tenete il dito premuto sull’immagine per salvarla!

1. #homeisacupoftea
Si parla di tazze fumanti e di sentirsi veramente a casa. L’hashtag l’ha inventato @me_and_orla a partire da una graphic novel di Candice Rose Rardon. Ne ho parlato in un post dell’anno scorso e a dire la verità l’avevo già inserito nella passata edizione del contest, ma lo trovo troppo bello per farne a meno. Ne ho parlato qui.

2. #selfiesforintroverts
Hashtag creato da @littlefamilylondon per tutti coloro che sono troppo timidi per farsi uno scatto a figura intera. Sono ammese foto di spalle, con il volto coperto, o in cui si intravede solo in parte la figura. Oltre a essere perfette per i timidi sono anche molto poetiche! Ne ho parlato qui.

3. #alritmolentodellestagioni
Quest’hashtag è una new entry sul blog ma è uno dei miei preferiti di sempre. È nato per celebrare la bellezza del passare del tempo: cambiano le temperature, le abitudini, i colori, e insieme a loro cambiamo anche noi. L’ha inventato la bravissima @fiordelvento.

4. #viaggiaresottocasa
La bellezza è sotto i nostri occhi: il duomo della nostra città, i rami degli alberi imbiancati di brina, l’insegna anni ’70 del bar sotto casa. Questo hashtag ideato da @rob.giu è un invito ad aguzzare la vista a caccia di meraviglie quotidiane. Ne ho parlato qui.

5. #moodofmywindow
Hashtag coniato dall’instagramer norvegese @earlymorningheart, che ci invita a riscoprire uno dei set fotografici più fotogenici della casa: il davanzale della finestra. Luminoso, poetico e allo stesso tempo accogliente e proiettato verso il mondo. Ne ho parlato qui.

6. #hounastoriaperte
Oggi la protagonista è la didascalia della vostra foto: 2200 caratteri per raccontare una storia, non importa se autobiografica o inventata, se realistica o fantastica, le parole costruiscono mondi vividi quanto le foto. Hashtag made in @zuccaviolina e @latatamaschio. Ne ho parlato qui.

7. #giornodifulmine
Innamorarsi è una delle attività più creative in assoluto. Questo hashtag di @pollaz è un invito a condividere il nostro colpo di fulmine quotidiano con una foto (o una didascalia, perchè no?). Di cosa vi siete invaghiti oggi? Ne ho parlato qui.

8. #hoquestacosacolnatale
In inglese “to have a thing with” significa essere fissati, ossessionati, e ho la sensazione che qui siamo in tanti ad avere questo problema col Natale! Largo a decorazioni, lucine e naturalmente… alberi di Natale! L’idea è di @aliceofm, autrice anche dell’hashtag #hoquestacosaconlautunno, di cui ho parlato qui.

9. #continuiamoaleggere
I libri sono un soggetto molto fotogenico: aperti, chiusi, impilati, usati come sfondo o come “prop”. In più, hanno tutta la magia delle storie che portano con sè. Questo hashtag è di @elisagram, che ha anche aperto un profilo dedicato che si chiama proprio @continuiamoaleggere. È una new entry che volevo proporvi da mesi e questa mi è sembrata l’occasione perfetta.

10. #calmfluencer
Iniziamo la settimana con questo invito alla calma di @unpeusauvage, che ha giocato con le parole unendo il termine “calm” e “influencer”. Con la foto di oggi proviamo a trasmettere un senso di serenità e relax che buca lo schermo e invade chi la guarda. Ne ho parlato qui.

11. #faidellordinariounapoesia
A che serve la fotografia, se non a cercare la poesia nella vita di ogni giorno? Questa è l’unica regola che si è data @giui, la talentuosa fotografa che ha inventato questo hashtag, e oggi io propongo a voi di fare lo stesso meraviglioso esercizio. Ne ho parlato qui.

12. #feetmeetfloors
Le foto in cui si vedono i piedi di chi scatta sono facili da realizzare e trasportano immediatamente l’osservatore dentro la foto. Oggi sbizzarritevi con questo trend tipico di instagram usando l’hashtag inventato da @yessiamfree che ha creato anche una pagina dedicata. Ne ho parlato qui.

13. #diventiamopiccoli
Hashtag inventato da @latatamaschio in occasione della settimana per l’infanzia, che ha luogo a fine novembre. L’invito è quello di condividere una foto, un oggetto (o una decorazione natalizia?) di quando eravate piccoli per ritrovare un po’ di quella magia. Va benissimo anche un ricordo raccontato nella didascalia!

14. #allyoucantexture
Un hashtag che amo tantissimo, tanto che ve l’ho proposto anche l’anno scorso. L’ha inventato @unacarlotta ed è un invito a cercare nel mondo che vi circonda un motivo, un pattern da immortalare: maglioni di lana, muri foglie, pavimenti di piastrelle, lucine di natale, vale tutto! Ne ho parlato qui.

15. #baletter
Questo hashtag, inventato da @balenalab_copywriting, non riguarda la foto, ma la sua didascalia, ed è un invito a riscoprire sui social il piacere di scrivere lettere. Potete rivolgervi a un parente, a voi stessi, a un amico vero o immaginario (perchè non scrivere proprio a Lui, Babbo Natale?). Ne ho parlato qui.

16. #vivodiparticolari
È uno dei miei hashtag preferiti, e l’ha inventato @sandra_milillo, che ha fondato anche la pagina correlata @vivodiparticolari. L’obiettivo è attivare il radar per cogliere lo splendore nascosto intorno a noi: un filo d’erba ricoperto di brina, un vecchio piatto sbeccato, la lama di luce che filtra attraverso una porta. Ne ho parlato qui.

17. #showmethestreet
Un hashtag per la street photography dall’animo gentile, quella che aguzza gli occhi per cogliere l’incanto della quotidianità. Oggi vi invito, quindi, a esercitarvi guardare il luogo con cui vivete con occhi nuovi. L’idea è di @marikamarangella.

18. #rincorrerelabellezza
La comunicazione social che amo è un atto creativo costante, che obbliga gli occhi e il cuore a cercare continue fonti di meraviglia. La cosa stupenda è che quando le troviamo possiamo condividerle con gli altri. Questo è il proposito dell’hashtag di oggi, coniato da @stefiinstax. Ne ho parlato qui.

19. #coffeeandseasons
Da un’idea di @clangart e @marieinmay, quest’hashtag è pensato per le foto a tema stagionale che ritraggono il comfort drink per eccellenza. Per chi non ama il caffè esiste anche il tag gemello #teaandseasons. Il profilo dedicato @coffeeandseasons ripropone gli scatti più riusciti.

20. #fiorineifiori
Hashtag molto primaverile nato dall’inventiva di @marysol_life, dedicato alle foto creative con elementi naturali. Ma chi ci vieta di reintepretarlo sfoderando pigne, rametti di abete e stelle di Natale? Ne ho parlato qui.

21. #thequietwinter
Per il solstizio d’inverno vi propongo questo bellissimo hashtag coniato da @freyadowson, che ci ricorda come questa sia la stagione perfetta per ritrovare la calma di una passeggiata tra gli alberi spogli, di una tazza di tè bevuta in silenzio, di una serata in famiglia accanto alla stufa accesa.

22. #storieinviaggio
La vita è un continuo viaggio, non siamo mai veramente fermi. Questo è lo spirito con cui @jugiemme ha coniato questo hashtag, che non vale solo per chi è partito per passare le feste in qualche meta esotica (beato lui!), ma chiunque voglia condividere riflessioni, suggestioni, ricordi. Ne ho parlato qui.

23. #vivoinunarcobaleno
I colori sono importantissimi, non solo per la fotografia, ma perchè riempiono di gioia e armonia la nostra vita. Oggi vi chiedo di cogliere l’invito di @lepetitrabbit e di immortalare le meravigliose tinte che vi circondano (il Natale non è solo rosso, giusto?).

24. #viverelestagioni
Amo molto questo hashtag di @stella_bellomo, che ci sprona a entrare in armonia con il momento dell’anno che stiamo vivendo. È nato da poco ma ha già una gallery piena di scatti stupendi e mi sembra perfetto per condividere la magia della vostra vigilia.

25. #esercizidibellezza
Ho scelto questo stupendo hashtag inventato da @giovelab per l’ultimo giorno del nostro contest perchè penso ne racchiuda un po’ l’essenza. La comunicazione social dovrebbe essere, secondo me, nient’altro che questo: andare a caccia di bellezza e regalarla agli altri. Ne ho parlato qui.

Wow! Come si partecipa?

Per prima cosa condividete l’immagine con i temi del contest, o in un post o in una story (le troverete sempre disponibili nelle mie stories in evidenza) e invitate i vostri amici ad unirsi. Più siamo e più è divertente!

Pubblicate la foto del giorno usando l’hashtag proposto insieme al tag #gioiedinatale (questo è importantissimo, perchè sarà quello che scorrerò per scegliere le foto da premiare).

Non dovete pubblicare tutti i giorni, tranquilli, potete partecipare anche solo quando vi sentite più ispirati (però secondo me essere costanti è una bella sfida con se stessi).

Se avete un profilo privato valutate la possibilità di impostarlo come pubblico per tutta la durata del contest, altrimenti solo i vostri amici potranno vedere le vostre foto (neanche io le vedrò!).

Cercate di scattare foto nuove, perchè è creativo e divertente , ma se non ci riuscite usate pure foto già fatte in passato, purchè siano vostre.

Se vi siete persi una parte del contest non preoccupatevi, potete iniziare da quando volete, anche da oltre la metà!

Guardate le foto degli altri, scorrete l’hashtag #gioiedinatale, ispiratevi, fate amicizia! I social network non sono altro che una meravigliosa piazza virtuale dove cantare christmas carols gustando vin brulè.

Non sono da sola!

Quest’anno, visto che prevedo (e spero!) che partecipiate in tantissimi, avrò un’aiutante! Il mio folletto del Natale personale si chiama Michela e vive nella città più festiva di tutte! Esatto, sto parlando di @una_casa_a_new_york, alla quale ho fatto promettere che ci farà delle stories dalla città addobbata a festa. Oltre ad essere una fedelissima partecipante sin dalle prime edizioni del contest è chiaramente una persona che prende il Natale molto, molto sul serio, come potete intuire dalle foto qui sotto:

foto di @una_casa_a_newyork
foto di @una_casa_a_newyork

Inoltre ha l’indiscutibile pregio di vivere in un luogo con un fuso orario diverso dal mio, quindi quando io starò dormendo lei sarà sveglia e attiva per monitorare l’andamento del contest e rispondere alle vostre domande.

Bello, ma cosa si vince?

Ogni sei giorni, con il supporto di Michela, sceglierò alcune delle foto che mi hanno colpita di più e le ripubblicherò in un collage sul mio profilo.

Inoltre sceglierò, alla fine del contest, un vincitore assoluto a cui regalerò una consulenza via Skype con me, nella quale cui potrà farmi tutte le domande che vuole, anche le più scabrose, sul magico mondo di Instagram, sugli hashtag, sui follower, sulle stories, sul fotoritocco, sulle decorazioni natalizie o sul senso sella vita (sul quale, ehm, ammetto di essere meno preparata).

I premi più preziosi, però, credo che siano la creatività, la condivisione e l’amicizia che ho visto nascere in abbondanza, ogni anno, durante questo contest.

Che altro dire? Che la magia abbia inizio!

Qui sotto trovate la grafica da condividere nelle stories! Tenete premuto col dito sull’immagine per salvarla ⬇️

#gioiedinatale 2018 stories.png

 

ritratto marta pavia
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Reader Interactions

Comments

  1. Spiego l'Ego says

    01/12/2018 at 15:50

    Presente! 🙂
    Sembra divertente, ed è anche un bell’incentivo a movimentare l’account Instagram che spesso per prigrizia o per “logorìo della vita moderna” mi viene difficile.
    #gioiedinatale a tutti!

    Rispondi

Trackbacks

  1. #gioiedinatale per ricominciare – Gingerette ha detto:
    01/12/2018 alle 17:28

    […] è un calendario dell’avvento virtuale organizzato e pensato da @zuccaviolina  con l’intento di condividere la magia unica del Natale usando solo la creatività attraverso […]

    Rispondi
  2. CALENDARIO DELL’AVVENTO – Mariangela Martina ha detto:
    27/12/2018 alle 18:22

    […] interpretazioni, ma per scoprire come nascono tutti gli #hashtag vi consiglio di cliccare su queste #gioiedinatale E per scoprire questi giochi in “diretta” vi consiglio di seguire il mio profilo […]

    Rispondi
  3. #gioiedinatale – and the winner is… – Marta Pavia ha detto:
    09/01/2019 alle 13:16

    […] nostro contest natalizio, che prevedeva di scattare una foto al giorno per venticinque giorni, come un calendario […]

    Rispondi

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