[un anno dal grande annuncio 💗] Un anno fa resp [un anno dal grande annuncio 💗]
Un anno fa respiravo per te, e ora avvicino il mio viso al tuo per sentire l’aria delle tue narici sulla pelle. 
Un anno fa il tuo nome era un misterioso segreto, ora lo ripeto centinaia di volte al giorno, riempiendolo di suffissi e carinerie.
Lucino, Lucetto, salmoncino mio che nuoti nell’immenso mare delle cose, un anno fa eravamo un corpo solo. 

Ora teniamo entrambi i capi di una corda che va dal pavimento alla mia sedia. E poi dal bagno alla stanza accanto. A volte perfino dal marciapiede del quartiere a questo ultimo piano o addirittura da casa di tua nonna alla stanza dove io, china sul computer, stiracchio i muscoli di mani e pensieri.

C’è una canzone antica che dice “con cinquecento catenelle d’oro hanno legato lo tuo cuore al mio”. Io ti prometto, pesciolino mio, che con quelle catenelle ci puoi fare pure il giro sei sette mari
del mondo. Io sarò sempre lì ad aspettarti, dall’altra parte. 
#legamidipancia #raccontatimamma #feliceadesso
Il post con gli hashtag di febbraio è online! ✨ Per i nuovi arrivati, si tratta di un appuntamento (quasi) mensile, in cui presento, sul mio blog, hashtag utili per sperimentare nuovi stili fotografici e conoscere nuove community. Stavolta trovate ben due challenge tematici (ideali per i nostalgici di #gioiedinatale), e anche un’app favolosa di cui non potrete più fare a meno! 🌈
Trovate tutto, come sempre, al link in bio ⬆️
[@green_rebi, @ggluisanna, @3autunni e @peruzziscrive, se vi fischiano le orecchie guardate qui 😉]
C’è una cosa che ho imparato ultimamente, e che C’è una cosa che ho imparato ultimamente, e che forse ha davvero a che fare con il diventare adulta: il valore della singola volta. 
Fino a poco tempo fa ero abituata a pensare che un’azione avesse senso solo se ripetuta per mesi, anni: fare sport una volta alla settimana, studiare la stessa cosa tutti i giorni, avere un gruppo di amici, sempre gli stessi, con cui vedersi ogni weekend, portare avanti un progetto strutturato, con risultati misurabili e a lungo termine.
Da qualche tempo ho capito che gli eventi che condizionano la nostra esistenza e quella degli altri, sono in verità singole, uniche volte. Quel giorno in cui un anziano astigiano mi ha raccontato tutta la sua vita, in dialetto. Quella volta che ho danzato sulla piazza di un paese sconosciuto, celato tra i monti dell’Appennino Emiliano. Quel giorno in cui mi sono fermata ad ascoltare un canto proveniente da una finestra nell’entroterra ligure, con un minuscolo Lucio nella fascia, raccolto sul cuore. 
Mentre penso a questo mi sembra di rivedere mio padre che posava un libro accanto all’altro su degli scaffali di acciaio, anni fa. Quegli scaffali, giorno per giorno, sono diventati la biblioteca del paese (che ora porta il suo nome). Ma secondo me lui lo sapeva benissimo, che l’importante non era la quantità di libri, la catalogazione DEWEY, nemmeno la biblioteca in sè, ma gli unici, irripetibili incontri tra i lettori e le loro pagine. Tant’è che qualche volta, specie agli utenti  più giovani, “faceva arrivare” magicamente i volumi che desideravano, dopo un giro in libreria, in tempo per la visita successiva. 
Che dire, papà, ci ho messo trentaquattro anni, ma adesso l’ho capito. Che in verità tutti i progetti, tutte le vite, tutti gli amori, specie i più grandiosi, sono costituiti da una sequenza di preziose, irripetibili singole volte. #feliceadesso #hounastoriaperte
Ciao 2020, resterai sempre l’anno in cui mi sono Ciao 2020, resterai sempre l’anno in cui mi sono immersa in me stessa così a fondo che siamo tornati in due. ❤️ #feliceadesso
Ah, queste mani. Che sollevano, sistemano decorazi Ah, queste mani. Che sollevano, sistemano decorazioni, cullano, danzano, carezzano, preparano set fotografici. Toccano schermi, cambiano vestiti, ritoccano foto, scrivono messaggi, stringono manine quasi uguali a loro. Puliscono, lavorano, solleticano, giocano, e ogni tanto asciugano qualche lacrima. 
Queste mani così impegnate che ogni tanto penso di averle perse. E invece non sono mai state così mie. 
#cuorecreativo #gioiedinatale
All’improvviso, in cucina, con il tg acceso sull All’improvviso, in cucina, con il tg acceso sulle ultime notizie e una neve bagnata che cadeva sui tetti, l’ho sentita. Somigliava all’aria satura di fumo delle stufe a legna. Al calore delle mani tuffate nelle tasche del cappotto pesante. Al profumo dei mandarini che aleggiava nei corridoi della scuola, quando “Christmas” era una parola esotica e internet pura fantascienza. Al Natale un po’ plasticoso degli anni ‘90, con tutti i suoi brillantini fuori posto, e alla magnificente gelida bellezza dell’inverno, che invece esiste da sempre.
Lì, sulla poltrona accanto al frigo, davanti alla tavola ancora apparecchiata, l’ho percepita chiaramente: la sensazione che in realtà la felicità è vicina, così vicina che basta tendere appena la mano per afferrarla. 🌲
#gioiedinatale #allyoucantexture
Ci siamo! Il calendario dell’avvento #gioiedinat Ci siamo! Il calendario dell’avvento #gioiedinatale 2020 è arrivato! In quest’anno decisamente eccezionale ho ideato delle sfide creative quotidiane pensate per smuovere, a piccoli passi, la creatività sopita da questi lunghi mesi incerti. I piccoli challenge che vedete nell’album prevedono la realizzazione di foto, stories e video, e sono pensati per sciogliere gradualmente dubbi e piccole paure (compresa la timidezza, of course!) sotto la guida della vostra fedele Instagram-prof 👩🏻‍🏫 
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Come partecipare? Salvate questo post per tenerlo sempre sottomano e condividetelo nelle stories con l’icona a aeroplanino per invitare i vostri amici! Tenete d’occhio le mie stories, perchè ogni mattina approfondirò il challenge del giorno con esempi e piccoli tutorial. Domani, 1 dicembre, si comincia!
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Naturalmente, non è obbligatorio svolgere tutti i compiti quotidiani, ma provarci è una bella sfida! Come potete vedere dall’elenco qui sopra ho inserito anche dei giorni di pausa, in cui potete recuperare gli arretrati o dimenticare il telefono in un cassetto (consigliatissimo!)
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Come vedete da questo favoloso disegno realizzato da @segui_le_briciole, ci ho immaginati nelle nostre città, dietro le finestre accese, sotto una grande notte stellata. Probabilmente quest’anno siamo geograficamente più lontani che mai, ma non mi stancherò mai di ripetere che se c’è una magia che questi piccoli schermi che teniamo in mano sanno fare, è ricordarci che abbiamo sogni simili, e che li facciamo tutti osservando lo stesso cielo.
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[come sempre, trovate l’elenco dei temi anche sul mio blog, al link in bio ⬆️]
Esattamente un anno fa, mi alzavo qualche minuto p Esattamente un anno fa, mi alzavo qualche minuto prima dell’alba e camminavo incerta e assonnata fino al bagno. Qualche minuto dopo appoggiavo sul marmo del davanzale uno stick di plastica e iniziavo a lavarmi e truccarmi, sforzandomi di non guardarlo. 
All’improvviso, la scritta sul display mi comunicava a gran voce una travolgente nuova verità: non sei più sola. 
Eh no. 
Sotto questa luce giallognola di fronte allo specchio, davanti a quella tazza di tè che si sta raffreddando in cucina, sui marciapiedi polverosi che percorrerai tra un’ora, fino alla fine di questa giornata e tutti i giorni a venire, anzi per anni, anzi decenni, anzi per sempre. Non sarai più sola.
Capite anche voi che, di fronte a una consapevolezza del genere, non si può fare nulla, se non fare finta di niente, andare in studio, tenere un workshop (eh sì, quel giorno c’era un’edizione del mio corso Your true colors), continuare a mangiare, bere, parlare come se nulla fosse. Mentre invece era tutto nuovo, tutto diverso. Per sempre.
La sera stessa, qualche minuto prima dell’inizio del concerto di @vecchioniofficial, ho passato a @dario.mimmo una Polaroid con la scritta “a questo concerto siamo in tre”.
Ripensandoci però, sono molto grata per quelle dodici ore, o poco più, in cui siamo stati solo io e lui, a camminare sui marciapiedi, stringere mani, mangiare il pranzo con la forchettina di legno, stretti in una invisibile danza.
[la seconda foto dell’album è stata scattata quella mattina, poco prima che il primo partecipante suonasse il campanello 💗] #raccontatimamma #feliceadesso
Arrivano ogni anno a settembre trascinando le loro Arrivano ogni anno a settembre trascinando le loro valigione sul marciapiede, con un occhio al telefono e uno ai numeri civici. I palazzi in questa zona raramente hanno l’ascensore, ma il prezzo è buono, il politecnico è raggiungibile a piedi, e l’entusiasmo, si sa, è un potente rimedio contro la fatica. Probabilmente sognavano una stanzetta luminosa arredata in stile Ikea, ma si affezioneranno a una rete singola posata accanto a un armadio anni ‘70, sulla cui anta attaccheranno cartoline, disegni e biglietti del cinema. Nel mio palazzo, in questi giorni, è tutto un battere di chiodi, sospendere mensole, esporre zerbini e acquistare posate spuntate con il manico in plastica colorata. 
Il carico che sobbalza dietro le loro spalle è pieno di piccoli totem di vite passate, insicurezze e sogni grandiosi. Ho issato personalmente il mio fino a questo quarto piano a forza di braccia, circa quindici anni fa. 
Il bagaglio di oggi, invece, me lo porto sul petto, e profuma di impegno, di panna montata e di futuro. 
[le foto sono rispettivamente di quasi tre mesi - quasi due mesi - sette mesi dentro la pancia 💛] #quietshadesofbrown #hounastoriaperte #feliceadesso
Gli hashtag di ottobre sono online! 🍁🦊🍂🌈🦔
Questa volta ci sono anche i super tutorial di @vivian_dagnello (li trovate nelle sue stories), che vi spiegano come immortalare un pennello magico come quello che tiene in mano il piccolo Lucio qui sopra! E poi c’è tanto, tantissimo autunno con i meravigliosi hashtag made in @shinedreamnofear e @lavaniglia_. Trovate tutto nei dettagli, come sempre, al link in bio! ⬆️
#mymagicbrush #feliceadesso
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Marta Pavia

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contest · 09/01/2019

#gioiedinatale – and the winner is…

Ce l’abbiamo fatta!

Il nostro contest natalizio, che prevedeva di scattare una foto al giorno per venticinque giorni, come un calendario dell’avvento creativo e condiviso, è finito da qualche giorno. Non ho dei dati precisi, ma vi posso dire che sull’hashtag #gioiedinatale, tra il 1 dicembre e il 6 gennaio, sono state caricate ventiduemilaseicento (22600!) foto. Naturalmente non tutte appartengono a persone che hanno partecipato attivamente al contest, ma comunque, dopo aver fatto il calcolo, sono rimasta un bel po’ a fissare il telefono con le sopracciglia sollevate e gli occhi sgranati.

Processed with VSCO with 5 preset

Tra le cose che mi hanno stupita di più di questa edizione c’è stato il fatto che ogni giorno mi sono arrivati almeno un paio di messaggi che dicevano “quello di oggi è l’hashtag più bello di tutti, lo sento proprio mio”. Mi rende davvero felice sapere di aver dato a un gran numero di persone (non so quante, ma sicuramente – respiro profondo – centinaia) venticinque possibilità per esprimersi, per essere creative, per mettere in moto le mani, la testa e il cuore.

Belle foto, belle storie

Le foto erano belle, davvero, lo erano tutte. Non c’è stato nessun post che non ho guardato con gioia e interesse, la cui didascalia non mi ha fatto venire voglia di saperne di più della persona che l’aveva pubblicata, di camminare nella sua città, di conoscere i suoi figli/amici/animali, di capire meglio il suo lavoro (eh sì, io mi innamoro anche dei post che pubblicizzano servizi e prodotti, a maggior ragione se si vede che sono fatti con passione). Avrei voluto guardare tutte e ventimila le foto, sicuramente me ne è sfuggita qualcuna, e di questo mi dispiace. Per la verità sono stata tentata di iniziare a seguire i profili di tutti i partecipanti, e davvero lo avrei fatto se questo non rischiasse di mandare completamente in crisi gli algoritmi di Instagram, che nel migliore dei casi non saprebbero più quali post mostrarmi e nel peggiore mi considererebbero una sorta di malefico robot produci-spam.

A questo punto devo fare una parentesi per ringraziare enormemente Michela, @my_casa_in_newyork (il cambio di nickname è dovuto al fatto che è in un momento di rebranding), che mi ha fatto da assistente per tutta la durata del contest. In effetti, quattro occhi vedono meglio di due, e Michela mi ha segnalato post stupendi che altrimenti mi sarei persa. Inoltre mi ha pazientemente supportata nei miei deliri quando alle due di notte stavo ancora guardando post (anche perchè nella grande Mela, dove lei vive, era giorno) e ha alimentato il mio (e il vostro) spirito natalizio con le foto della sua casa splendidamente addobbata e della sua bellissima famiglia.

In questo collage trovate le trentasei #gioiedinatale che mi hanno fatta innamorare più di tutte:

Tutte le #gioiedinatale 2018 (1).png

Anche se sono state scattate da persone diverse incredibilmente sembrano parlarsi tra loro: tocchi di rosso,  di senape e di azzurro, foglie di pino e fiocchi di neve, libri, coperte, mani protese, corpi e sorrisi appena celati. Sono curate, se volete perfino “studiate”, ma raccontano ugualmente storie piene di vita e di emozione.

Elenco qui, velocemente, i profili delle persone incluse nel collage, ma vi invito anche a guardare la story in evidenza sul mio profilo instagram in cui li descrivo uno per uno, per avere anche la possibilità di leggere la didascalia di ogni post che in molti casi è entusiasmante quanto la foto.

Prima riga: @stefiinstax, @ouririshstory, @solounaltrocataclisma, @lilaper, @autumn.in.bloom, @martiuli94

Seconda riga: @arteregia, @quasichiara, @vialacteastudio, @un_nastroapoisblu, @alessia.reinero, @ateliersulbrenta

Terza riga: @camyberry, @flora_erboristeria, @elisewinlife, @ferrarogilda, @la_mia_casa_di_marzapane, @paoloavr

Quarta riga: @camillapietropaoli, @nanna.rella, @unasardatralenuvole, @lunaa80, @martaventi3, @laura_mirty

Quinta riga: @alessia.reinero, @katy_mangi, @socialvintagemisterytour, @__sanciopanza, @cookingathomeindubai, @ralesina

Sesta riga: @mielcafeco, @ilariacorticelli, @giuliafiorellino, @dalilaostetrica, @ilaria_giolo, @michypelazza

Abbiamo una vincitrice!

È stato difficile, anzi no, difficilissimo. Ho fatto mille ragionamenti, ho provato ad essere strategica, scientifica, sistematica, e alla fine ho fatto scegliere al cuore.

IMG_7493.JPG

Con questa foto, @giuliafiorellino si aggiudica il titolo di vincitrice del contest #gioiedinatale 2018. Ci vedo l’inizio di un racconto stupendo ambientato in boschi infiniti abitati da creature magiche, ma ci vedo anche la follia e la determinazione di una ragazza che si piazza una corona in testa in mezzo alla neve e scatta foto con le mani gelate, ci vedo il giusto equilibrio tra uno scatto pensato e una foto scaturita dalla magia del momento.

C’è da dire anche che Giulia ha partecipato con una costanza ammirevole a tutti i venticinque temi del contest, la sua #baletter (cioè la sua lettera al tempo dei social), ad esempio, mi ha emozionata moltissimo e vi invito a leggerla.

foto di @giuliafiorellino
foto di @giuliafiorellino
foto di @giuliafiorellino

Giulia ha vinto, prima di tutto, il mio e il vostro affetto: ha un profilo piccolo nei numeri ma grande nella creatività e nell’impegno, che vi invito a seguire subito (molti di voi mi hanno detto in un sondaggio, qualche giorno fa, di essere innamorati del suo hashtag #brightfluencer), e poi si è aggiudicata una consulenza su Skype con me, nella quale parleremo di come migliorare il suo profilo instagram per farlo assomigliare sempre di più alla stupenda storia che ha deciso di raccontare. Parleremo di fotoritocco, di hashtag, di scrittura, di come usare questo social network per far riuscire al meglio l’unica magia a cui ha senso aspirare: non quella che gonfia i numeri, ma quella che mette in comunicazione le persone.

L’ispirazione è tutta mia

Ho ricevuto feedback bellissimi. Alcuni mi hanno detto “il contest mi ha fatto sentire viva”, “ho riscoperto la magia del Natale”, “ho iniziato a vedere la bellezza che mi circonda”, “ho scoperto una parte di me che era assopita”, “ho capito come lavorare sul mio profilo Instagram”, “ho imparato il senso della comunità online”, “ho ricominciato a scattare con la reflex e non lo facevo da 20 anni”. Queste parole sono un’ispirazione enorme per me, danno davvero un senso al mio lavoro e al mio impegno, mi spronano a continuare questa strada lavorativa che a un certo punto della vita mi ha abbracciata e non mi ha lasciata più andare.

Grazie ancora, a tutti

Un grosso grazie a tutti i partecipanti, a tutti i miei amici virtuali e non, al mio compagno Dario e alla mia mamma Patrizia che mi sopportano con pazienza infinita quando iniziative come questa assorbono completamente le mie energie.

Menzione speciale alla partecipante del contest @alessia.reinero, perchè nonostante abbia cercato di non ospitare nei collage più di una foto per persona, non ho saputo resistere alla tentazione di proporvene due sue, questa e questa, che sono una più stupenda dell’altra.

Mettete in caldo l’ispirazione, perchè presto si ricomincia con gli hashtag di gennaio! Se intanto siete alla ricerca di community belle e creative vi consiglio gli hashtag #feliceadesso, venuto alla luce due anni fa proprio dopo il contest natalizio, #hounastoriaperte, nato in collaborazione con @latatamaschio, e tutti i post del blog dedicati agli hashtag dei mesi passati.

ritratto marta pavia
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Comments

  1. francesca says

    10/01/2019 at 18:49

    complimenti per le foto scelte, devo ammetterlo, anche se nessuna delle mie è tra le vincitrici. E’ stata una bellissima iniziativa alla quale ho partecipato volentieri. Spero ce ne saranno di altri, anche perchè si scoprono profili interessanti. Grazie 🙂

    Rispondi

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