Video completo al link in bio! Abbiamo scelto “D Video completo al link in bio! Abbiamo scelto “Driving home for Christmas” perché questo trasloco è stato un lungo e tortuoso viaggio verso il nostro nuovo nido, il posto che stiamo imparando a chiamare casa. 
Tecnicamente è imperfetto, impolverato e un po’ traballante, ma speriamo che rivivere con voi questo viaggio ci aiuti a esorcizzare questo momento di passaggio e la travolgente valanga di emozioni che porta con sè. Trovate il link per guardarlo tutto nella mia bio e sulle stories ⬆️

(non abbiamo pubblicato qui la versione integrale perché IG non permette più di visualizzare i video orizzontali a schermo intero 😏)
L’impallamento è uno stacco di montaggio sempli L’impallamento è uno stacco di montaggio semplice da realizzare e molto efficace: consiste nel coprire completamente l’obiettivo per dare una sensazione di continuità tra due clip. Per realizzarlo possiamo usare un oggetto, una mano, oppure far passare il telefono dietro a una colonna, un muro, un passante. 

Il compito per le #gioiedinatale di oggi è realizzare un brevissimo reel usando questa tecnica! Potete fare un magico cambio d’abito o di acconciatura, o teletrasportarvi da un posto all’altro come abbiamo fatto io e @gion_snow da Torino a Milano!

Ricordatevi di condividere i vostri reel sulle stories taggandoci, così li vedremo più facilmente ✨
Copiate questo reel! Per le #gioiedinatale di oggi Copiate questo reel! Per le #gioiedinatale di oggi vi invito a usare la funzione “usa modello” per ricreare questo reel di saluto e ringraziamento al 2022. 

Vi serviranno 12 contenuti, foto o video, già presenti sul vostro rullino (idealmente, uno per ogni mese dell’anno?). Il primo clip è più lungo degli altri, quindi vi consiglierei, per rendere il tutto più vivace, di inserire lì un video anziché una foto. Gli altri sono molto brevi, quindi va bene tutto 😊

La voce registrata dice “Dear 2022, thanks for the memories”. Potete decidere di scriverlo con la funzione testo dei reel, come ho fatto io, ma non è obbligatorio 😊
Buon weekend e buoni ricordi ❤️
Per la lingua italiana, ahimè, non esiste una fun Per la lingua italiana, ahimè, non esiste una funzione nativa di Instagram che inserisce i sottotitoli prima della pubblicazione.
Potete farlo, però, con l’app di montaggio gratuita CapCut. 

Se volete sottotitolare delle stories dovrete salvarle sul telefono, sottotitolarle, e poi ricaricarle su IG.

Per la sfida di oggi di #gioiedinatale vi chiedo di registrare un video in cui parlate, sottotitolarlo seguendo questo tutorial, e pubblicarlo sulle stories taggandomi. Potete scegliere qualsiasi argomento: salutare, raccontarmi un episodio oppure dire parole a caso come fanno i cantanti nei sound check 😁

Non vedo l’ora di vedere i risultati 😍
Condividete la vostra foto taggandomi, aggiungendo Condividete la vostra foto taggandomi, aggiungendo l’hashtag #gioiedinatale e usando l’adesivo sulle mie stories ✨

Per scattare delle bellissime foto natalizie effetto bokeh non è necessaria una macchina fotografica professionale, basta “ingannare” il telefono facendogli credere che ci serve una messa a fuoco molto, molto vicina. Poi dobbiamo semplicemente inquadrare le lucine (regolando, se serve, l’esposizione) e scattare! 😍

Per questa sfida ho preso spunto dalla domanda di @emanuelaflamini, che ringrazio per l’idea 💛

#bokeh #tutorial #hoquestacosacolnatale
La chiamiamo “transizione”, ma in realtà si t La chiamiamo “transizione”, ma in realtà si tratta di uno stacco di montaggio molto usato nel linguaggio cinematografico: lo stacco sul movimento. Serve a dare la sensazione che il movimento cominci in una clip e finisca in quella successiva. Nei Reel si usa spesso per ottenere un effetto “magico”, come un cambio di scenario, di allestimento, di vestiti…

Ecco qualche accorgimento importante per realizzarlo bene:
- quando registrate, dovete ripetere il movimento in tutte e due le clip, il più possibile uguale (occhio alla posizione dei capelli, delle mani, dei vestiti)
- il telefono deve essere fermo nello stesso punto, su un cavalletto o appoggiato in modo molto saldo (piuttosto, per non rischiare di spostarlo, fate un’unica registrazione lunghissima anziché due clip separate e tagliate dopo)
-la persona che “recita” si deve trovare il più possibile nello stesso punto (memorizzate la piastrella del pavimento, oppure lasciate lì le scarpe, o mettete un segno poco visibile come un pezzo di scotch)
-non è necessario ripetere il gesto che vedete nei reel tutorial, potete sceglierne uno che vi è comodo (e che vi sembra facile). Vale tutto: battito di mani, schiocco di dita, salto, piroetta, e tutto quello che la fantasia vi suggerisce!

Per la sfida di oggi delle #gioiedinatale vi invitiamo a creare il vostro Reel con stacco sul movimento: scegliete un gesto da fare nel video e fate in modo che, come per magia, intorno a voi cambi qualcosa (punti bonus se ci infilate qualche decorazione natalizia ✨🎄). Io e @gion_snow non vediamo l’ora di vedere il risultato!
In lavanderia è un mix di detersivo, lavanda e di In lavanderia è un mix di detersivo, lavanda e disinfettante. In cucina una miscela di pane, bucce di mandarino e tovaglie pulite. Nel bagno un miscuglio di shampoo, borotalco e crema per le mani. Oggi è un mese esatto che viviamo tra queste mura e finalmente sta accadendo: le stanze cominciano ad avere un odore.
È buffo che questo accada nei giorni più corti dell’anno, mentre una grossa fetta di umanità accende luci dietro le finestre perché l’inverno è buio, freddo, e fa paura. È strano e quasi salvifico che, dopo la tempesta emotiva del trasloco, io mi senta in grado, finalmente, proprio ora, di dare  spazio a queste parole: inizio a sentirmi a casa. #fareluce #gioiedinatale

[il post si è trasformato spontaneamente in un #photodump di questo primo mese a casa nuova 😁]
Per la casellina di oggi di #gioiedinatale vi prop Per la casellina di oggi di #gioiedinatale vi propongo questa tecnica che ho imparato dalla bravissima @momisdancing! Scattate il vostro selfie raffinato, e poi pubblicatelo con l’hashtag #gioiedinatale o condividetelo sulle stories usando l’adesivo apposito che ho creato ✨

Sintetizzo anche i qui i passaggi per scattare un selfie che sembra un vero ritratto:

- piazzatevi vicino a una finestra, meglio se la luce viene da un lato
- abbassate l’esposizione usando il cursore della vostra fotocamera (quasi tutti i telefoni ce l’hanno, quindi se non l’avete mai usato cercate bene, secondo me c’è!)
- assumete un’espressione un po’ enigmatica, ad esempio con una mano vicino al viso o guardando di lato
- se vi va, completate il vostro ritratto editando ancora un po’ la foto per adattarla al vostro stile
Che gusto ha l’inverno? Cannella, caffè, mandor Che gusto ha l’inverno? Cannella, caffè, mandorle, e naturalmente cioccolato 🤎❄️
Queste meravigliose tavolette appartengono alla Winter Nordic limited edition di @rittersport_it e sono assolutamente da assaggiare 😍
#adv #limitededition #gioiedinatale
Copiate questo Reel! Per la sfida di oggi di #gioi Copiate questo Reel! Per la sfida di oggi di #gioiedinatale vi invito a leggere rifare questo reel utilizzando la funzione di Instagram “usa modello”. 

Dovete solo girare otto clip molto brevi a tema natalizio, che sostituirete alle mie, già disposte a tempo di musica. In pochi minuti avrete il vostro “reel trailer del Natale” 😁⭐️

Ricordatevi di usare l’hashtag #gioiedinatale e di ricondividere il vostro video sulle stories taggandomi! 🎄
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Marta Pavia

Instagram prof

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hashtag del mese · 21/01/2020

Gli hashtag di gennaio: inizi lenti e risvegli

Lo ammetto, quest’anno gennaio mi ha presa un po’ alla sprovvista. Le temperature sono ancora basse, il sole continua a tramontare alle cinque e il mio corpo non è ancora pronto a rincorrere l’illusione del disgelo. È decisamente più propenso, devo dire, ad arrotolarsi sul divano, dentro a una coperta di pile, e a mangiucchiare taralli ignorando le briciole che rotolano sul parquet.

Il contest #gioiedinatale è stato semplicemente stupendo, mi sono commossa ogni giorno di fronte alla profondità delle vostre parole, alla bellezza delle vostre foto, al senso di comunità che sentivo ogni volta che leggevo, sotto i vostri post, i commenti degli altri partecipanti. Come ogni anno, dopo il calendario dell’avvento fotografico, la mia creatività è partita per qualche località remota, dalla quale tornerà, lo so, solo quando smetterò di aspettarla con impazienza.

Tra pochi giorni, intanto, percorrerò anch’io un migliaio di chilometri, per raggiugere il Sikend, ovvero il weekend degli imprenditori creativi, organizzato a Palermo dall’agenzia Creative box. Terrò un corso su Instagram e delle consulenze individuali, e naturalmente sono felice, impaziente, e anche un po’ spaventata. Mi conforta molto sapere che in qualche modo, attraverso lo schermo dello smartphone, potrò portare con me tutti voi (ci pensate, in effetti, che magia?).

Ma bando alle ciance, perché è venuto il momento degli hashtag di gennaio, scelti appositamente per assecondare la pigrizia di inizio anno, iniziando a punzecchiare, delicatamente, la creatività.

 

#ilmioritmolento

Amo questo hashtag, lo uso da anni, e mi sono stupita quando mi sono resa conto di non averne mai parlato qui sul blog. È opera di @giuliapratelli e @elenamariacito, due donne dal cuore delicato e dal talento sorprendente. Giulia è una cantautrice, e se non l’avete mai ascoltata dovete ossessionarvi anche voi con il suo ultimo album, “Tutto bene”, che io ascolto in loop ormai da mesi, e attendere impazienti con me l’uscita imminente dei suoi nuovi lavori. Elena, invece, è una fotografa, ma anche una pasticciera, ma anche una studentessa di marketing, insomma un intero universo creativo raccolto nel corpo una venticinquenne. Su Instagram prepara favolose @tortecoifiori, tiene dei workshop e organizza piccoli concerti con cantautori indipendenti.

@elenamariacito
@tortecoifiori
@giuliapratelli

L’hashtag #ilmioritmolento è nato con l’idea di dare un ritmo meno serrato alla fruizione dei post, svincolandoci dall’algoritmo di Instagram e riscoprendo il piacere di scorrere la gallery di un hashtag perdendoci nelle vite degli altri.

Il primo compito del mese, quindi, non è solo usare quest’hashtag sotto le vostre foto, ma scorrere la gallery alla ricerca di immagini e storie che nutrono gli occhi e il cuore.

Ecco qualche scatto tratto da #ilmioritmolento:

foto di @camillaetsescomptines
foto di @marialuisarea
foto di @ritaz_74

 

#polveredipoesia

Quest’hashtag è di Roberta @mininainlove, che sul suo profilo si definisce “coltivatrice di sogni” (definizione azzeccatissima). Spesso dire delle persone che sono “dolci” pare una definizione vuota, un po’ forzata. E invece in questo caso no, è tutto vero: Roberta ha il sapore zuccherino del miele, la consistenza leggera della farina, i colori del bosco stupendo in cui vive. Come se non bastasse, è un’artigiana super creativa. Qui vi lascio qualche foto dal suo profilo:

foto di @mininainlove
foto di @mininainlove
foto di @mininainlove

 

L’hashtag è un inno alla sinestesia, cioè all’energia creativa sprigionata dall’incontro di diverse sfere sensoriali ed emozioni. Roberta lo descrive con la frase “vedo suoni e sento colori”, che già di per sè è bellissima.

Quest’hashtag ci aiuterà a rendere Instagram un occasione per unire sensi ed emozioni, per imparare a sentire con gli occhi e a fotografare col cuore.

Ecco qualche foto tratta da #polveredipoesia:

foto di @fragiuhandmade
foto di @valevaniglia85
foto di @aliceofm

 

#piantasperanza

I telegiornali, in questi giorni, fanno paura. La mia fonte di ansia più recente sono gli incendi in Australia, che stanno distruggendo interi ecosistemi. In un interessante articolo sul Post, che vi invito a leggere, c’è anche la risposta alla domanda più impellente, cioè “Cosa possiamo fare?”. L’autore, Giorgio Vacchiano, risponde:

Ridurre le nostre emissioni con comportamenti collettivi e ad alto impatto. Sforzarci di vedere l’impronta del climate change e delle nostre produzioni e (soprattutto) dei nostri consumi in quello che sta succedendo. Il problema più grande che abbiamo è questo.

Vi ho già parlato, qualche mese fa, dell’hashtag #ecologesti lanciato da @il_giardino_di_Chiara, e potete capire perchè l’hashtag qui sopra ha risuonato nel mio cuore con particolare forza in questi giorni. #piantasperanza è un’idea di Paolo di @filosofia_vegetale. Paolo è un giardiniere, ma non si limita a insegnare a rinvasare e a curare fiori, ama indagare e alimentare il rapporto tra l’uomo e le piante. Trovate il tutto spiegato molto bene in questo suo post:

View this post on Instagram

[#piantasperanza] . Oggi non mi sento tanto bene, sono raffreddato, ma stamattina ho ricevuto una bellissima foto di un Gingko biloba giapponese da @i.am.nmrk. . La sola osservazione della foto mi ha fatto provare un senso di speranza e di tranquillità. . Il benefico effetto del rapporto con le piante è ormai ampiamente riconosciuto. Penso soprattutto alle persone che vivono momenti di difficoltà e a quanto possa essere d’aiuto osservare l’imperturbabile, resiliente, coraggioso sviluppo di una pianta. . Così, sono sceso sotto casa, ho fotografato il Gingko che vedo dal mio terrazzo, che in questi giorni è una luce gialla sotto le nuvole grigie, e ho pensato che avrei lanciato un hashtag: #piantasperanza. . L’idea è di riconoscere il valore delle piante come veicoli di speranza per il futuro, sia individuale che comunitario. . Tuttavia, con #piantasperanza penso a un doppio significato. 1) Pianta, come sostantivo: albero, arbusto o erbacea che per il solo fatto di esistere regala speranza. 2) Pianta! Imperativo del verbo piantare. “Piantiamola questa speranza!” … e, aggiungo io, facciamolo con pensieri, parole e azioni positivi! . Se vi fa piacere, fotografate e condividete, taggandomi! 😊 non si vince nulla se non la bellezza di condividere un ideale.

A post shared by Paolo Astrua🌿Filosofo Vegetale (@filosofia_vegetale) on Nov 11, 2019 at 7:04am PST

In un mondo in cui piantare alberi è una delle poche risorse che abbiamo per prenderci cura della terra, osservare la natura che ci circonda, fotografarla, condividerla con gli altri è un gesto a suo modo rivoluzionario.

Qui sotto, invece, qualche foto tratta dall’hashtag #piantasperanza:

foto di @mondodichiara
foto di @greenffink
foto di @filosofia_vegetale

Concludo segnalandovi la bellissima raccolta fondi lanciata da Chiara @machedavvero il cui obiettivo è raccogliere fondi per piantare, quando sarà il momento, nuovi alberi, proprio nei territori devastati dagli incendi.

Con gli hashtag di questo mese è tutto, come sempre vi chiedo di farmi sapere cosa ne pensate, qui oppure su Instagram. Vi ricordo di usare gli hashtag con attenzione, controllando sempre che siano correlati al contenuto della foto (copiarli e incollarli in massa senza rileggerli non funziona). Vi raccomando, come sempre, di usare anche l’hashtag #feliceadesso, che è quello che scorro più spesso quando ho voglia di prendermi un tè virtuale con voi.
ritratto marta pavia
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Comments

  1. Luca Rajna says

    21/01/2020 at 19:26

    Proprio oggi, cercando gli hashtag giusti mi sono accorto di come molti account siano poco curati in questo. I pri due da hashtag da te suggeriti mi sembrano preziosi, lo userò. #piantadperanza è buono ma occhio ai gretini e a tutte le bufale sui cambiamenti climatici. Le immissioni di anidride carbonica non influiscono sul clima, come riportano gli scienziati seri e non una ragazzina con una serie di lobby economico-politiche alle spalle.

    Rispondi
  2. Anna says

    30/01/2020 at 17:39

    #felice adesso mi piace molto e lo uso sempre!
    in bocca al lupo per i tuoi futuri corsi
    un abbraccio
    Anna

    Rispondi

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