Lucio adesso usa mani e piedi per spostarsi. Quand Lucio adesso usa mani e piedi per spostarsi. Quando esce da una stanza ed entra nel corridoio emette sempre, senza eccezioni, un verso gorgogliante e acuto che testimonia entusiasmo e brivido dell’ignoto. Se io sono in un’altra camera mi trova seguendo il suono della mia voce, e poi ride di gusto, rivelando un dente e mezzo sulle gengive scoperte. Se è a terra mentre siamo seduti a tavola, sposta le sedie e pare che i folletti abbiano animato l’arredamento. 
Lucio ora mangia le fragole con le mani e poi parlotta con le labbra macchiate di rosso. Qualche volta intuisce che sto per fargli il solletico e inizia a ridacchiare con un secondo di anticipo, e allora mi sembra grande, grandissimo.
🌸
Poi, dopo aver svuotato ciotole di cibo e esplorato chilometri di parquet sbrecciato, afferra la mia maglia con entrambe le mani e strofina il viso sul mio petto. In quel momento lo raccolgo, lui si rannicchia afferrandosi un piede, e il latte tiepido lo riporta alla sua prima casa, che poi sono io. 
Lucio la notte, nel sonno, si gira sul fianco e agita le braccia per sfiorarmi con la punta delle dita. Così io disegno una C intorno al suo corpo, che si inserisce perfettamente nello spazio compreso tra le mie ginocchia e il mio mento. E allora mi sembra piccolo, piccolissimo.
#hounastoriaperte #feliceadesso #9mesi
“Custa cita a’s pentna cun l’eva”, cioè “questa bambina si pettina con l’acqua”, diceva mia nonna, dalla porta del bagno, mentre sorrideva scuotendo la testa.
La consapevolezza di essere riccia è arrivata intorno ai 12 anni, e per molto tempo mi sono sentita l’unica sulla faccia della terra. Erano gli anni ‘90, e l’aspirazione, perlomeno tra noi preadolescenti piemontesi, erano caschetti lisci e setosi. Non senza un po’ di imbarazzo, quindi, ho iniziato a tentare dei gesti che aiutassero la mia chioma a disporsi a spirale. Uno, appunto, era inumidirla con l’acqua, sollevando schizzi sugli specchi anni ‘70 dell’anziana Maria. Un altro consisteva nel far depositare le ciocche sul palmo della mano e poi stringere fortissimo il pugno per imprimere meglio le onde. Non sapevo se fosse opportuno, anzi a dire la verità avevo quasi la sensazione di “barare”. 
Da qualche settimana a questa parte ho scoperto che sul web esiste una vera e propria tribù digitale di cultori dei boccoli, e che alle mie ormai consolidate azioni per acconciare i capelli corrisponde un lessico complesso e articolato, quasi un oscuro linguaggio magico per i non iniziati. L’atto di comprimere i ciuffi nella mano, ad esempio, si chiama “scrunch”. E sapete che c’è? Ora che so che ha un nome, e che non sono la sola a farlo, mi viene meglio. I capelli si arricciano di più.
💆🏻‍♀️
Così al di sotto dei miei boccoli, in questi giorni, hanno preso forma due considerazioni. 
La prima è che, probabilmente, le cose che possiedono un nome acquistano un diritto all’esistenza più potente e profondo. Pensiamoci quando si discute, ad esempio, dell’opportunità di utilizzare termini come ministra, ingegnera e avvocata. 
La seconda è che, a vent’anni dall’imbarazzante solitudine delle scuole medie, sono grata per il senso di comunità che può generare il web, seppure su un tema frivolo e leggero come la forma dei propri capelli. 
Non l’avresti mai detto, cara nonna Maria, che “pentnese cun l’eva”, perlomeno qui su Instagram, si chiama “refresh”. 😁
#curlygirlmethod #feliceadesso #etnografiadigitale
Fotografare fiori come cura per l’anima. 🌈 Su Fotografare fiori come cura per l’anima. 🌈 Sul blog tre hashtag per ritrovare, attraverso i nostri post, la bellezza delle stagioni che scorrono, nonostante tutto.
Li trovate, come sempre, al link in bio ⬆️
[La gente normale compra i fiori alimentari di @agrimani.bio per mangiarli, io invece li fotografo 😂]
#ifioricolorarcobaleno #fiorireconlarte #scattidistagione #feliceadesso
[un anno dal grande annuncio 💗] Un anno fa resp [un anno dal grande annuncio 💗]
Un anno fa respiravo per te, e ora avvicino il mio viso al tuo per sentire l’aria delle tue narici sulla pelle. 
Un anno fa il tuo nome era un misterioso segreto, ora lo ripeto centinaia di volte al giorno, riempiendolo di suffissi e carinerie.
Lucino, Lucetto, salmoncino mio che nuoti nell’immenso mare delle cose, un anno fa eravamo un corpo solo. 

Ora teniamo entrambi i capi di una corda che va dal pavimento alla mia sedia. E poi dal bagno alla stanza accanto. A volte perfino dal marciapiede del quartiere a questo ultimo piano o addirittura da casa di tua nonna alla stanza dove io, china sul computer, stiracchio i muscoli di mani e pensieri.

C’è una canzone antica che dice “con cinquecento catenelle d’oro hanno legato lo tuo cuore al mio”. Io ti prometto, pesciolino mio, che con quelle catenelle ci puoi fare pure il giro sei sette mari
del mondo. Io sarò sempre lì ad aspettarti, dall’altra parte. 
#legamidipancia #raccontatimamma #feliceadesso
Il post con gli hashtag di febbraio è online! ✨ Per i nuovi arrivati, si tratta di un appuntamento (quasi) mensile, in cui presento, sul mio blog, hashtag utili per sperimentare nuovi stili fotografici e conoscere nuove community. Stavolta trovate ben due challenge tematici (ideali per i nostalgici di #gioiedinatale), e anche un’app favolosa di cui non potrete più fare a meno! 🌈
Trovate tutto, come sempre, al link in bio ⬆️
[@green_rebi, @ggluisanna, @3autunni e @peruzziscrive, se vi fischiano le orecchie guardate qui 😉]
C’è una cosa che ho imparato ultimamente, e che C’è una cosa che ho imparato ultimamente, e che forse ha davvero a che fare con il diventare adulta: il valore della singola volta. 
Fino a poco tempo fa ero abituata a pensare che un’azione avesse senso solo se ripetuta per mesi, anni: fare sport una volta alla settimana, studiare la stessa cosa tutti i giorni, avere un gruppo di amici, sempre gli stessi, con cui vedersi ogni weekend, portare avanti un progetto strutturato, con risultati misurabili e a lungo termine.
Da qualche tempo ho capito che gli eventi che condizionano la nostra esistenza e quella degli altri, sono in verità singole, uniche volte. Quel giorno in cui un anziano astigiano mi ha raccontato tutta la sua vita, in dialetto. Quella volta che ho danzato sulla piazza di un paese sconosciuto, celato tra i monti dell’Appennino Emiliano. Quel giorno in cui mi sono fermata ad ascoltare un canto proveniente da una finestra nell’entroterra ligure, con un minuscolo Lucio nella fascia, raccolto sul cuore. 
Mentre penso a questo mi sembra di rivedere mio padre che posava un libro accanto all’altro su degli scaffali di acciaio, anni fa. Quegli scaffali, giorno per giorno, sono diventati la biblioteca del paese (che ora porta il suo nome). Ma secondo me lui lo sapeva benissimo, che l’importante non era la quantità di libri, la catalogazione DEWEY, nemmeno la biblioteca in sè, ma gli unici, irripetibili incontri tra i lettori e le loro pagine. Tant’è che qualche volta, specie agli utenti  più giovani, “faceva arrivare” magicamente i volumi che desideravano, dopo un giro in libreria, in tempo per la visita successiva. 
Che dire, papà, ci ho messo trentaquattro anni, ma adesso l’ho capito. Che in verità tutti i progetti, tutte le vite, tutti gli amori, specie i più grandiosi, sono costituiti da una sequenza di preziose, irripetibili singole volte. #feliceadesso #hounastoriaperte
Ciao 2020, resterai sempre l’anno in cui mi sono Ciao 2020, resterai sempre l’anno in cui mi sono immersa in me stessa così a fondo che siamo tornati in due. ❤️ #feliceadesso
Ah, queste mani. Che sollevano, sistemano decorazi Ah, queste mani. Che sollevano, sistemano decorazioni, cullano, danzano, carezzano, preparano set fotografici. Toccano schermi, cambiano vestiti, ritoccano foto, scrivono messaggi, stringono manine quasi uguali a loro. Puliscono, lavorano, solleticano, giocano, e ogni tanto asciugano qualche lacrima. 
Queste mani così impegnate che ogni tanto penso di averle perse. E invece non sono mai state così mie. 
#cuorecreativo #gioiedinatale
All’improvviso, in cucina, con il tg acceso sull All’improvviso, in cucina, con il tg acceso sulle ultime notizie e una neve bagnata che cadeva sui tetti, l’ho sentita. Somigliava all’aria satura di fumo delle stufe a legna. Al calore delle mani tuffate nelle tasche del cappotto pesante. Al profumo dei mandarini che aleggiava nei corridoi della scuola, quando “Christmas” era una parola esotica e internet pura fantascienza. Al Natale un po’ plasticoso degli anni ‘90, con tutti i suoi brillantini fuori posto, e alla magnificente gelida bellezza dell’inverno, che invece esiste da sempre.
Lì, sulla poltrona accanto al frigo, davanti alla tavola ancora apparecchiata, l’ho percepita chiaramente: la sensazione che in realtà la felicità è vicina, così vicina che basta tendere appena la mano per afferrarla. 🌲
#gioiedinatale #allyoucantexture
Ci siamo! Il calendario dell’avvento #gioiedinat Ci siamo! Il calendario dell’avvento #gioiedinatale 2020 è arrivato! In quest’anno decisamente eccezionale ho ideato delle sfide creative quotidiane pensate per smuovere, a piccoli passi, la creatività sopita da questi lunghi mesi incerti. I piccoli challenge che vedete nell’album prevedono la realizzazione di foto, stories e video, e sono pensati per sciogliere gradualmente dubbi e piccole paure (compresa la timidezza, of course!) sotto la guida della vostra fedele Instagram-prof 👩🏻‍🏫 
⭐️
Come partecipare? Salvate questo post per tenerlo sempre sottomano e condividetelo nelle stories con l’icona a aeroplanino per invitare i vostri amici! Tenete d’occhio le mie stories, perchè ogni mattina approfondirò il challenge del giorno con esempi e piccoli tutorial. Domani, 1 dicembre, si comincia!
⭐️
Naturalmente, non è obbligatorio svolgere tutti i compiti quotidiani, ma provarci è una bella sfida! Come potete vedere dall’elenco qui sopra ho inserito anche dei giorni di pausa, in cui potete recuperare gli arretrati o dimenticare il telefono in un cassetto (consigliatissimo!)
⭐️
Come vedete da questo favoloso disegno realizzato da @segui_le_briciole, ci ho immaginati nelle nostre città, dietro le finestre accese, sotto una grande notte stellata. Probabilmente quest’anno siamo geograficamente più lontani che mai, ma non mi stancherò mai di ripetere che se c’è una magia che questi piccoli schermi che teniamo in mano sanno fare, è ricordarci che abbiamo sogni simili, e che li facciamo tutti osservando lo stesso cielo.
⭐️
[come sempre, trovate l’elenco dei temi anche sul mio blog, al link in bio ⬆️]
  • Skip to primary navigation
  • Skip to content
  • Skip to primary sidebar
  • Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Hashtag del mese
  • Tutti gli hashtag
  • Consulenze e corsi
    • Una consulenza con la prof
    • Corso individuale

Marta Pavia

Instagram prof

You are here: Home / contest / #gioiedinatale 2019: aspettare in modo creativo

contest · 29/11/2019

#gioiedinatale 2019: aspettare in modo creativo

Si aspetta con gli occhi

Ve li ricordate quei calendari dell’avvento di cartone, con tante porticine messe in disordine, perchè non sia facile trovare quella giusta? Come certamente sapete ogni casella nasconde un premio, di solito un cioccolatino, per ciascun giorno che separa l’1 dal 25 dicembre. Il calendario, con il suo piccolo rituale zuccherato, ci insegna una cosa preziosissima, che forse non si impara mai veramente nemmeno da adulti: aspettare.

Aspettare: un verbo bellissimo e difficile, pieno di gioia, nostalgia, impazienza, e forse anche un pizzico di paura. Deriva dal latino AD SPICERE, che significa guardare verso qualcosa (infatti ha la stessa radice del nome “aspetto”). Aspettare ha a che fare con il nostro sguardo, oltre che con il nostro cuore, ed è per questo che la mia sfida natalizia annuale mette in moto le mani ma soprattutto gli occhi.

Un calendario dell’avvento fatto di foto

#gioiedinatale, che è ormai giunto alla sua quinta edizione, è un calendario dell’avvento creativo che consiste nel pubblicare su Instagram una foto al giorno, dall’1 al 25 dicembre.

Ogni post sarà il nostro cioccolatino quotidiano, il regalo che faremo a noi stessi concedendoci qualche minuto per essere creativi, e anzi, ancora meglio, per farlo insieme agli altri. Chi ha partecipato gli scorsi anni giura che è un toccasana per la mente e il cuore, antidepressivo come un quadretto di fondente (ma senza neanche una caloria!).

Per rendere il gioco più facile e divertente vi propongo ogni giorno un hashtag da usare come spunto creativo. È un esercizio utile anche per tentare, nella vostra comunicazione, strade che non avete ancora percorso.

Qui sotto trovate l’elenco completo con una descrizione di ogni hashtag. Per le altre info sul funzionamento del contest invece saltate in fondo al post!

1. #poesiaqui

Questo hashtag è stato inventato da @eugenioberardi, un bravissimo street photographer che cattura la bellezza nei volti rubati per strada. Un invito ad aprire gli occhi sulla poesia che ci circonda, che è davvero dappertutto. Ne ho parlato anche qui.

2. #vivodiparticolari

Uno dei miei hashtag preferiti di sempre! L’ha inventato @sandra_milillo e serve a immortalare la bellezza celata nelle cose che ci circondano, specie quelle più piccole. Allenate lo sguardo a osservare gli oggetti con più attenzione. Siamo circondati di meraviglia! Ne ho parlato anche qui.

3. #thequietwinter

Un hashtag di @freyadowson, che ci ricorda che l’inverno è il momento della calma. Gli alberi si spogliano delle foglie e si immergono nel silenzio per prepararsi alla rinascita. Usiamo la foto di oggi per ricordarci che la quiete è fonte di energia creativa. Ne ho parlato anche qui.

4. #raccontatisempre

Siamo tutti storie. È questo il presupposto da cui è partita @linventoredimostri quando ha creato questo hashtag. Se pensiamo di essere poco interessanti, e solo perchè non ci siamo ancora raccontati abbastanza. È il momento di cominciare! Ne ho parlato anche qui.

5. #seminailbello

“Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”, diceva Gandhi. @nausicaasocialweb ha ideato questo hashtag per ricordarci che ogni post che condividiamo online può essere un seme di bellezza, bontà, etica e rispetto. È ora di migliorare il mondo una foto alla volta! Ne ho parlato anche qui.

6. #selfiesforintroverts

Dico sempre che sui social bisogna metterci la faccia, ma l’hashtag di oggi è perfetto per i timidi. L’ha creato @andreacolvile e lo amo perchè dà vita a fotografie molto poetiche e creative: particolari del corpo, persone di spalle, volti coperti da oggetti o fiori. Ne ho parlato anche qui.

7. #moodofmywindow

Le finestre sono set fotografici stupendi, perchè creano angoli poetici e pieni di luce. Oggi provate a usare quest’hashtag creato da @earlymorningheart per ritrarre la vostra finestra addobbata a festa (o magari una bella tazza fumante appoggiata sul davanzale). Ne ho parlato anche qui.

8. hoquestacosacolnatale

In inglese “to have a thing with” significa avere un’amore smodato per qualcosa, una piccola ossessione. Quest’hashtag, nato dal calco dell’espressione “I have a thing with Christmas” è della blogger @aliceofm. Perfetto per dare il via alle decorazioni!

9. #facciamocherallentiamo

È lunedì, quindi di questo hashtag abbiamo tutti tanto, tantissimo bisogno. È un’idea di @langolodianita e di @moodia.it. Oggi promettiamo a noi stessi di fermarci, scattare una foto, bere un infuso caldo e perderci a osservare le lucine dell’albero appena fatto. Ne ho parlato anche qui.

10. #ilmionomequi

Quest’hahstag è un’idea geniale di @punkina882, che ha invitato tutti noi a raccontare in un post l’origine del nostro username di Instagram. Soprannome affibbiato dai compagni a scuola, nomignolo d’infanzia, nome del vostro brand? Oggi le protagoniste sono le vostre storie!

11. #lowcostemotion

Hashtag nato da un’idea di @debora.dusina per ricordare che i veri piaceri non costano nulla. Da amante del vintage Debora ci ricordato l’entusiasmo per le sorpresine negli ovetti kinder e per i cartoni animati dopo pranzo. Quali sono, oggi, le vostre piccole gioie? Ne ho parlato anche qui.

12 #thatvelvetfeeling

Hashtag creato da @tiril_hauan, fotografa norvegese specializzata in ritratti e paesaggi con ombre morbide e vellutate. Oggi è il giorno giusto per cercare un po’ di atmosfera nordica nei nostri pomeriggi italiani sempre più corti e meravigliosamente invernali. Ne ho parlato anche qui.

13. #allyoucantexture

Adoro questo hashtag, creato @unacarlotta, che serve a cercare e fotografare i pattern che ci circondano nella vita di ogni giorno. La lana di un maglione, gli aghi di pino, le decorazioni di natale disposte in ordine su un tavolo di legno. La caccia al pattern è aperta! Ne ho parlato anche qui.

14. #ecologesti

Un hashtag ideato da @il_giardino_di_chiara per ricordarci che ogni gesto quotidiano può contribuire a salvare il pianeta. Dischetti struccanti lavabili, shampoo solido, coppetta mestruale, decorazioni in materiali riciclati. Quali sono i vostri #ecologesti? Ne ho parlato anche qui.

15. #quietinthewild

Questo weekend proviamo a ritrovare il nostro spirito selvatico con quest’hashtag creato da @aclotheshorse. Che ne dite di passeggiata nei boschi, avvolti da una sciarpona di tweed? Respirare l’aria fredda e osservare gli alberi spogli fa bene al cuore. Ne ho parlato anche qui.

16. #dietroadognifotounastoria

Siamo sui social per raccontarci storie. Nella mia immaginazione ci troviamo ogni sera intorno a un fuoco e allontaniamo, parlando, il freddo e la paura della notte. Quest’hashtag è perfetto per le nostre favole quotidiane e l’ha inventato @francescomagnani. Ne ho parlato anche qui.

17. #aseasonalyear

Amo i profili Instagram che cambiano con le stagioni, nei quali puoi leggere il tempo che passa. Non conosco l’autore di questo hashtag ma credo che sia perfetto per iniziare a accogliere finalmente l’atmosfera invernale nelle nostre gallery (e nei nostri cuori). Ne ho parlato anche qui.

18. #esercizidibellezza 

Questo hastag è di @giovelab, un’artigiana che di bellezza se ne intende. Fotografare è uno dei modi migliori per esercitarsi alla meraviglia e uno degli obiettivi di questo contest, che ormai sta per finire, era proprio allenare i muscoli della fantasia. Ne ho parlato anche qui.

19. #calmfluencer

Le feste si avvicinano, ed è facile farsi prendere dalla frenesia dei preparativi. Usiamo quest’hashtag inventato da @unpeusauvage (una vera influencer della calma) per ricordarci che l’inverno è fatto per rallentare. Ne ho parlato anche qui.

20. #hounastoriaperte

Quest’hashtag è nato dalla mia collaborazione con @latatamaschio e continuo a essere convinta che sprigioni un’energia incredibile. La protagonista di oggi è la didascalia, che deve essere un mini-racconto. Non sarebbe bellissimo provare a scrivere una fiaba di Natale? Ne ho parlato qui.

21. #botanicalwomen

Chi l’ha detto che a Natale si decorano solo gli abeti? L’hashtag di oggi è dedicato ai ritratti delle donne insieme alle proprie piante d’appartamento. Scorretelo perchè è pieno di foto bellissime e raffinate a cui ispirarsi. È un’idea di Amy Wong @botanicalwomen. Ne ho parlato anche qui.

22. #mymagicaltabletop

Amo molto quest’hashtag ideato da @leointhegarden. Si tratta di creare dei flatlay, delle foto dall’alto, ma che contengano un elemento di sorpresa, una piccola magia. Il compito di oggi è usare la tavola come una tela su cui esprimere la vostra fantasia. Ne ho parlato anche qui.

23. #viaggiaresottocasa

Chi ha deciso che per viaggiare bisogna andare lontano? Il vero viaggio di scoperta consiste nell’avere nuovi occhi, lo diceva anche Proust. Quest’hashtag, creato da @rob.giu, ci sprona proprio a guardare con uno sguardo nuovo il posto dove viviamo. Ne ho parlato anche qui.

24. #amatiattimi

È ora di fare la spesa, di telefonare ai parenti, di raccontare ai bimbi che Babbo Natale sta per arrivare. Gli istanti più magici dell’anno stanno per cominciare e vi propongo di celebrarli con questo hastag di @madica.sarda, nato per immortalare piccoli istanti di ordinaria magia.  Ne ho parlato anche qui.

25. #feliceadesso

Forse non lo sapete, ma il mio (anzi nostro!) hashtag #feliceadesso è nato proprio alla fine di un’edizione di #gioiedinatale. L’obiettivo è quello di continuare ad avere una community con cui condividere momenti creativi e gioie quotidiane. Siete tutti invitati a usarlo!

Poche, anzi pochissime regole

  • Per ufficializzare la vostra partecipazione, condividete l’immagine del contest nelle vostre stories. Vi consiglio anche di salvarla per tenerla sempre a portata di mano. Io vi aiuterò a ricordare il tema del giorno approfondendolo quotidianamente nelle stories.
  • Il gioco consiste nel pubblicare ogni giorno una foto, in tema con l’hashtag che io vi propongo. Inserite nel post, insieme all’hashtag del giorno, anche #gioiedinatale, che è quello che scorrerò ogni quotidianamente per guardare i vostri post.
  • Non è necessario partecipare ogni giorno (anche se è una bella sfida!), quindi niente paura, pubblicate solo quando vi sentite creativi e ispirati.
  • Se avete un profilo privato valutate la possibilità di impostarlo come pubblico per tutta la durata del contest. In caso contrario potete partecipare ugualmente, ma nè io nè gli altri partecipanti, ahimè, potremo vedere le vostre foto.
  • Sono ammesse tutte le tecniche: foto, video, disegni, grafiche e elaborazioni digitali. Potete pubblicare anche foto già fatte in passato, ma se ne scattate di nuove è più divertente.
  • Se avete scoperto il contest dopo il suo inizio non c’è problema, potete iniziare a partecipare quando volete, anche gli ultimi giorni!
  • Visitate spesso l’hashtag #gioiedinatale, guardate le foto degli altri, commentate e fate amicizia. L’obiettivo di questo contest è coltivare allo stesso tempo la creatività e rapporti umani sinceri.

Si vince qualcosa?

Non c’è un vero e proprio premio, però ogni sei giorni sceglierò i post che mi hanno colpita di più e li ospiterò sul mio profilo (e, alla fine del contest, anche in un post sul mio blog).

Il regalo più prezioso, però, è quello che ciascuno di noi può fare a se stesso concedendosi del tempo per scrivere, fotografare, interagire con gli altri e esercitare la fantasia.

Siete pronti? Al mio tre, scatenate il Natale! 🦌

Questa è la grafica in formato stories, tenete premuto per salvarla ⬇️

elenco stories #gioiedinatale

ritratto marta pavia
martapavia

Instagram-prof
Tutti abbiamo dentro delle storie stupende. Io aiuto a raccontarle con immagini e parole

Previous Post: « Profilo instagram uniforme: ma davvero fa crescere i follower?
Next Post: Gli hashtag di gennaio: inizi lenti e risvegli »

Reader Interactions

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Primary Sidebar

Eccomi!

ritratto marta pavia

Instagram-prof

Tutti abbiamo dentro delle storie stupende. Io aiuto a raccontarle con immagini e parole.

Mi trovate anche qui

Archivi

  • Marzo 2021
  • Febbraio 2021
  • Novembre 2020
  • Ottobre 2020
  • Settembre 2020
  • Maggio 2020
  • Marzo 2020
  • Gennaio 2020
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Maggio 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Luglio 2018
  • Giugno 2018
  • Maggio 2018
  • Aprile 2018
  • Marzo 2018
  • Febbraio 2018
  • Gennaio 2018
  • Dicembre 2017
  • Novembre 2017
  • Ottobre 2017
  • Settembre 2017
  • Agosto 2017
  • Luglio 2017
  • Giugno 2017
  • Maggio 2017
  • Aprile 2017
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017

Tag

autunno (4) flowinitaliano (1) natale (6) primavera (7) torino (1) tutorial (1)

© 2021 Marta Pavia - Instagram prof
Via San Paolo, 6 bis, 10138, Torino (TO) - C.F. PVAMRT86B61F335T - P.IVA 11686310019
PRIVACY POLICY - COOKIE POLICY