Scrivo questo post in piedi, con il computer appoggiato al ripiano della cucina e un neonato addormentato nella fascia. La posizione, che mi ha suggerito @dontyna (instagramer dalla mente oltremodo brillante, seguitela!) è più efficace se si accompagna la digitazione con un continuo movimento ondulatorio dei fianchi.
Di fianco a me, un cestino di pere e mele dell’orto mi ricorda che il sole estivo saluterà a breve i tetti dei palazzi che intravedo fuori dalla finestra. Questo è il momento dell’anno in cui vengo travolta dal desiderio di indossare gli zoccoli, bere tisane indossando maglioncini di lana e camminare sulle foglie secche. Una parte della mia mente si chiede, con un pizzico di ansia, se sarà possibile fare tutto questo con un fagotto caldo, tenero e scalciante al mio fianco, quindi pregherei tutte le lettrici che hanno già avuto figli, in caso di risposta positiva, di confermarmelo, oppure di tacere pietosamente in caso contrario. Ma partiamo senza indugi con gli hashtag di questo inedito, colorato settembre:
#unfioreladomenica
Settembre ci dona un miracolo sottovalutato: la fioritura autunnale. Moltissime piante, infatti, tra cui le rose, le dalie e le ortensie, attendono le temperature miti di settembre per regalare al mondo il proprio splendore una seconda volta. Mi è sembrato il momento giusto per proporvi quest’hashtag, nato dalla creatività di Tamara Barbarossa (su Instagram @__rosmarina__), il cui profilo è una raccolta favolosa di miti antichi, tradizioni sarde, curiosità botaniche e affascinanti racconti di vita. Qui qualche foto tratta dal suo feed:
Come funziona l’hashtag #unfioreladomenica? In realtà potete pubblicare le vostre foto di petali e boccioli qualsiasi giorno della settimana, la domenica è semplicemente il giorno in cui Tamara scorre la gallery e sceglie le foto e le didascalie che l’hanno emozionata di più per ospitarle sulle sue stories. Se volete rubare il suo cuore non limitatevi a scattare una foto tecnicamente perfetta, sbizzarritevi con le didascalie creative: poesie, racconti, haiku e filastrocche. Nel visual storytelling, infatti, i testi sono importanti almeno quanto le immagini. Ecco qualche scatto tratto dalla galleria dell’hashtag:
#legamidipancia
Non posso negarlo: @dalilaostetrica, la mente dietro questo hashtag, è stata la mentore virtuale della mia gravidanza. Il suo profilo, che cito come esempio di ottimo uso di Instagram anche nel mio libro, è colmo di informazioni utili, precise e incoraggianti per chiunque si approcci in vario modo al favoloso mondo della maternità. Dalila ha la capacità di tenere in equilibrio perfetto, nel suo profilo, la narrazione della sua vita personale e l’approfondimento delle questioni che riguardano gravidanza e parto, e ha anche un utilissimo e aggiornato canale Youtube. Ecco qualche foto tratta dal suo feed:
Uno degli hashtag più usati dalla sua community è #venerdilavabile, un invito a condividere ogni settimana, sulle stories e nel feed, contenuti che riguardano le alternative ecologiche a assorbenti e pannolini. Il suo hashtag che amo di più, però, è #legamidipancia, perchè si presta a moltissime interpretazioni: può riguardare la maternità, ma anche il legame viscerale tra genitori e figli (sto sperimentando quanto sia davvero questione di organi, ossa e pelle), o il rapporto insostituibile che si instaura tra una donna in attesa e la propria ostetrica. Insomma, se come me state navigando tra i potenti flutti della genitorialità date un’occhiata alla gallery di #legamidipancia, di cui vi riporto qualche post:
#5minutidifotografia
Vi ho già parlato di questo hashtag nelle mie stories qualche tempo fa, ma ci tengo a tenerne traccia anche qui sul blog e a consigliarlo a chi se lo fosse perso. È opera di Marzia Allietta, su Instagram @marzialli, fotografa torinese sorridente e sognatrice. “Credo nei dettagli e nella spontaneità”, scrive sul suo blog, e la sua gallery rispecchia perfettamente questo proposito:
#5minutidifotografia non è solo un hashtag, ma un vero e proprio esercizio creativo, che consiste nel mettersi alla prova fermandosi in un luogo e dandosi un tempo massimo entro cui scattare delle foto. Si può fare dentro casa, scegliendo una piastrella del pavimento e dandosi tre minuti per osservare e due minuti per scattare, oppure per strada, fermandosi ad allenare l’occhio e a riempire il rullino dopo esattamente 100 passi dal proprio punto di partenza. Vi invito a visitare il profilo Instagram di Marzia dove trovate altri chiarimenti nelle stories in evidenza, e a svolgere entrambi gli esercizi ogni volta che potete. La creatività è un muscolo che va costantemente allenato! Ecco qualche scatto tratto dalla gallery del tag:
#arcobaleniovunque
Special guest di questo post, l’hashtag che ha ispirato lo scatto copertina che vedete qui sopra. È nato dalla creatività senza freni di @val_ina, amica e compagna di condivisioni online ormai da moltissimi anni. Sono certa che già conosciate il suo profilo, che è un giacimento infinito di scatti colorati, recensioni di cartoleria e spunti per mettere in moto occhi, cervello e cuore:
#arcobalenivounque non è solo un hashtag che vi invita a catturare gli arcobaleni che vi circondano ogni giorno (date un’occhiata alle foto qui sotto 😍), ma anche il titolo del suo diario creativo, che è uscito proprio in questi giorni con il brand Elinor Marianne. Ve lo mostrerò nelle mie stories, ma intanto posso iniziare a descrivervelo come un libro magico da disegnare, scrivere, perfino ritagliare senza paura, una miracolosa cura cartacea per riattivare, sulle punta delle dita, il gusto di dare forma a qualcosa di nuovo.
Ripasso: gli hashtag dei settembri passati
Ho deciso di inserire in fondo al post un elenco degli hashtag di settembre degli scorsi tre anni (ehi, questo blog inizia ad avere una certa età!), perchè le vere prof sanno che studiare è importante, ma ripassare ancor di più:
- #homeisacupoftea inventato da @me_and_orla (ne parlo qui)
- #allyoucantexture inventato da @unacarlotta (ne parlo qui)
- #verderitorno inventato da @igerstorino e @viridea_official (ne parlo qui)
- #terreninuovi inventato da @rosaeturchese e @roberta_maisoncherie (ne parlo qui)
- #selfiesforintroverts inventato da @andreacolvile (ne parlo qui)
- #giornodifulmine inventato da @pollaz (ne parlo qui)
- #facciamocherallentiamo inventato da @langolodianita e di @moodia.it (ne parlo qui)
- #aseasonalyear (ne parlo qui)
- #quietinthewild inventato da @aclotheshorse (ne parlo qui)
Come sempre, vi invito a farmi sapere cosa ne pensate di questo post nei commenti qui sotto oppure sul mio profilo instagram, e a utilizzare sempre anche l’hashtag #feliceadesso, che è quello che scorro più spesso per prendere un tè virtuale con voi.

Instagram-prof
Tutti abbiamo dentro delle storie stupende. Io aiuto a raccontarle con immagini e parole
Bellissimi profili di creative digitali… Il mio #preferito… #legamidipancia e #5minutidifotografia…. Che inizierò ad usare.
Veronica.
Grazie come sempre
Si, riuscirai a bere tisane, camminare su foglie che scricchiolano e indossare maglioni. Da quando ci sono i miei bambini vivo l’autunno ancora più intensamente!